Osteoporosi, soia e isoflavoni per le ossa in menopausa
6 Novembre 2015 - di Mari
EDIMBURGO – Una dieta a base di soia, come quella orientale, fa bene alle donne, ed in particolare protegge le ossa di chi è in menopausa. La scoperta arriva da uno studio dell’Università inglese di Hull, che evidenzia come gli isoflavoni, sostanze contenute proprio nella soia, svolgono una funzione protettiva contro l’osteoporosi.
Il momento peggiore per le ossa delle donne sono i primi anni della menopausa, quando il corpo non produce più estrogeni e lo scheletro diventa più fragile. Gli scienziati dell’università di Hull hanno selezionato 200 donne proprio nella prima fase della menopausa e hanno fatto seguire loro per sei mesi una dieta ricca di soia.
Ad uno dei due gruppi i ricercatori hanno aggiunto un supplemento giornaliero di 66 milligrammi di isoflavoni. Alla fine del periodo di studio chi ha ricevuto questo tipo di dieta ha fatto registrare bassi livelli nel sangue di un marcatore di debolezza delle ossa, suggerendo quindi che si fosse abbassato anche il rischio di osteoporosi. Inoltre, queste donne sarebbero meno esposte anche a malattie cardiovascolari rispetto a chi ha mangiato solo la soia.
Nel mondo ogni anno ci sono 9 milioni di fratture legate alla fragilità delle ossa. Finora si sapeva che per combatterle servono esercizio fisico, cibi ricchi di vitamina D e l’esposizione al sole. Questo è il primo lavoro che dimostra come anche la soia possa aiutare a prevenire le fratture. Spiega Thozhukat Sathyapalan, autore principale dello studio:
“Abbiamo scoperto che le proteine di soia e gli isoflavoni sono un’opzione sicura e efficace per migliorare la salute delle ossa durante la prima fase della menopausa. L’azione della soia sembra simile a quella dei farmaci contro l’osteoporosi. I 66 mg di isoflavoni che abbiamo usato nel nostro lavoro equivalgono a seguire una dieta orientale, che è ricca di piatti a base di soia. Per contro, noi in occidente consumiamo in media dai 2 ai 16 mg di isoflavoni”.