Addio alla pancia gonfia con la dieta giusta. Il gonfiore addominale rappresenta un problema quotidiano per almeno il 20% della popolazione italiana e può arrivare compromettere la qualità di vita di chi ne soffre.
Ma il problema della pancia gonfia può essere risolto con una dieta personalizzata in cui si eliminano i cibi che fermentano troppo nell’organismo.
Ne fanno parti quelli contenenti oligosaccaridi, tipo i legumi, alcune verdure (come carciofi, broccoli, aglio), frutti (come cachi e anguria) e cereali (frumento e segale).
Inoltre, ne fanno parte alcuni elementi come fruttosio (come mela, pere, pesche, mango), lattosio (latte e formaggi morbidi e freschi), e infine polioli, contenuti in frutta (come ciliegie, susine), verdura (come cavolfiori, funghi) e dolcificanti (mannitolo, sorbitolo e xilitolo).
A dimostrarlo è una ricerca tutta italiana effettuata nel 2015, in cui per la prima volta una dieta è sottoposta a uno studio scientifico come quelli per valutare le medicine.
Lo studio ha dimostrato che un regime alimentare personalizzato permette dei miglioramenti sulla salute complessiva dei pazienti, evitando alimenti ad alta capacità fermentativa.
Dalla ricerca è emerso il 40% in meno di giorni di pancia gonfia dopo un mese in chi ha seguito la dieta, una diminuzione del gonfiore del 50%, che, dopo 16 mesi, raggiunge il 66% e il dolore addominale che diminuisce del 40% già dopo un mese. La sua percezione è più che dimezzata anche dopo 16 mesi (-56,6%, contro il -10% della dieta dei controlli).
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A presentare i risultati, è stato il professor Enrico Stefano Corazziari, UOC Gastroenterologia A, Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche, Sapienza, Università di Roma.
I dati sono stato anche oggetto di discussione alla ‘Digestive Disease Week’ di Washington, sempre nel 2015.
“La fermentazione dei cibi, in certe persone predisposte – spiega Corazziari – può determinare un accumulo di gas che, insieme a un concomitante maggior afflusso di acqua, causano una distensione del lume intestinale.
Questo, complice l’ipersensibilità che caratterizza tali soggetti, causa distensione e dolore addominale”.
La creazione di una dieta tanto complessa richiede l’esperienza di un medico competente in materia.
Scegli tra i cereali, il farro e i prodotti senza glutine.
Preferisci i formaggi duri e stagionati, e il latte delattosato, di soia o di riso.
Metti nel piatto sempre la frutta e in particolare la banana, il mirtillo, il pompelmo, il kiwi, il mandarino, il limone, l’arancia, l’uva, il lampone, la fragola.
Spazio alla verdura in particolare il sedano, i peperoni, le melanzane, la lattuga, i fagiolini e la zucca.
Mangia il pomodoro, che è ricco di licopene.
Come dolcificanti preferisci saccarosio, glucosio, sciroppo d’acero e dolcificanti che non terminano in ‘-olo’.
Tra i cereali, invece, meglio limitare il consumo di frumento e segale (pane, pasta, couscous, crackers, biscotti), per la frutta meglio evitare mele, pere, albicocche, ciliegie, pesche, mango, anguria, cachi, susine, prugna.
Per quanto riguarda i dolcificanti limitare miele, fruttosio e sciroppo di mais, sorbitolo, mannitolo, xilitolo.
Per quanto riguarda latte e formaggi evitare quelli morbidi e freschi (come la ricotta).
Tra le verdure carciofi, asparagi, barbabietole, cavolini di Bruxelles, broccoli, cavolo, cavolfiore, finocchio, aglio, scalogno, funghi, piselli. Tra i legumi ceci, lenticchie, fagioli, fave.
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