Grasso sulla pancia: le diete lampo che non sempre funzionano
24 Luglio 2019 - di Claudia Montanari
ROMA – Quando si vuole perdere il grasso sulla pancia, la migliore dieta è senza dubbio quella che prevede tutti i nutrienti. Gli esperti non smetteranno mai di ripeterlo: qualsiasi tipo di pillola, dieta miracolosa e rimedio erboristico non rimuoverà mai il grasso sulla pancia in modo durativo e sicuro. E’ comunque possibile liberarsi del grasso addominale in modo naturale, con una combinazione di alimentazione sana ed esercizio fisico. Nonostante questo dovrebbe essere un mantra per tutti, le diete lampo sono spesso tra le più gettonate soprattutto in estate tra chi vuole perdere in fretta il grasso sulla pancia. Gli esperti spiegano però perché non sempre funzionano.
C’è la dieta del limone, che promette di far perdere 3 chili in una settimana, soprattutto sulla pancia. Quella del riso e quella della banana, inventata da una farmacista giapponese, che suggerisce di iniziare la giornata mangiandone una. Poi, si può mangiare di tutto, ma alzarsi da tavola sazi all’80%. Sono tante le diete proposte come “soluzioni veloci” per perdere peso, ma funzionano? È l’interrogativo di un approfondimento rintracciabile sul portale “Dottore ma è vero che?” della Fnomceo, Federazione degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri. Per la dieta del limone “le parole chiave sono ‘potere drenante’, effetto detox, contrasto alla ritenzione idrica. Il limone è onnipresente, spremuto in acqua tiepida al mattino e sopra ai 5 frutti rossi a colazione o come condimento dell’insalata di legumi a pranzo e del pesce magro a cena. Poi, l’acqua riscaldata chiuderà una giornata dieteticamente da dimenticare”.
Per la dieta del riso, con carne bianca e verdure, va ricordato che “il riso non è di per sé un alimento che facilita il dimagrimento”. “Una determinata porzione di riso fornisce in sostanza le stesse calorie di una analoga porzione di pasta – spiega il nutrizionista Marcello Ticca – il problema sono i condimenti”.
La dieta della banana pone un interrogativo: “come si fa a stabilire quando si è sazi all’80%?”. Alcune diete rapide possono avere un effetto, perché motivano a mangiare meno. “Il risultato – aggiunge Ticca – può anche essere perdere peso, non necessariamente tessuto adiposo. Specialisti seri concordano che un corretto regime dimagrante debba essere costruito per determinare un deficit energetico quotidiano di circa 700-800 chilocalorie, 1.000 al massimo. La perdita di peso oscillerà fra mezzo chilo e un chilo a settimana”.
E il digiuno? Un giorno non fa male da sani. “Ma se si deve protrarre più a lungo” spiega Eugenio Del Toma, presidente emerito dell’Associazione italiana di dietoterapia e nutrizione “le cose cambiano radicalmente”. La migliore strategia è quindi programmare. Uno specialista coscienzioso proporrebbe “solo dimagrimenti lenti, non più di 3-5 chili ogni mese”.