Pancia e grasso addominale: integratore a base di batteri per combatterli
3 Luglio 2019 - di Claudia Montanari
ROMA – Combattere la pancia e il grasso addominale con un nuovo integratore alimentare che, secondo gli scienziati, sarebbe in grado di gestire la sindrome metabolica. Una nuova ricerca sembra aver confermato ciò che fino ad ora è stato testato solo nei topi: i benefici di un batterio per la salute cardiometabolica. In un nuovo studio, un integratore alimentare contenente Akkermansia muciniphila ha migliorato i marcatori metabolici nelle persone con sindrome metabolica. Il termine “sindrome metabolica” descrive un gruppo di fattori di rischio per la salute, tra cui pancia e grasso addominale ma anche pressione alta, insulino-resistenza e livelli alti di colesterolo cattivo. Questi fattori di rischio possono compromettere la salute cardiometabolica, mettendo a rischio di malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2.
Non è un caso che, secondo le stime, avere la sindrome metabolica aumenta di tre volte il rischio di diabete di tipo 2 di cinque volte e il rischio di malattie cardiovascolari.
Sindrome metabolica e batteri intestinali: recenti studi hanno dimostrato che la composizione dei nostri batteri intestinali gioca un ruolo importante nelle condizioni legate all’obesità e al grasso sulla pancia e che modificare l’equilibrio batterico nel nostro intestino somministrando ceppi specifici potrebbe essere una valida strada per il trattamento. Ad esempio, uno studio pubblicato da Medical News Today nel 2016 ha scoperto che A. muciniphila , un batterio che vive nello strato mucoso dell’intestino, può prevenire il grasso sulla pancia e il diabete di tipo 2 legato all’obesità nei topi quando somministrati in forma pastorizzata. Lo studio in questione è stato condotto dalla prof.ssa Patrice Cani, ricercatrice presso il Louvain Drug Research Institute dell’Università di Louvain, in Belgio, insieme al prof. Willem de Vos, dell’Università di Wageningen, nei Paesi Bassi.
La prof. Cani e i colleghi – che stanno studiando il ruolo dell’Akkermansia nella salute cardiometabolica dal 2007 – hanno anche dimostrato che “la somministrazione di A. muciniphila vivo o pastorizzato coltivato sul terreno sintetico è sicuro per l’uomo”.
Tuttavia, al momento, i ricercatori non erano in grado di dimostrare che il batterio aveva gli stessi benefici negli esseri umani come nei topi. Ora, in un nuovo studio sull’uomo, la Prof. Cani e il suo team confermano che somministrare A. muciniphila come integratore alimentare per le persone con sindrome metabolica migliora la loro salute cardiometabolica, allo stesso modo che ha nei topi. I ricercatori hanno pubblicato i loro risultati sulla rivista Nature Medicine.
A. muciniphila migliora la salute metabolica: nello studio in questione, il team di ricerca ha somministrato Akkermansia a partecipanti con grasso sulla pancia o obesi. La ricerca era uno “studio pilota randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo” che ha preso in considerazione 40 individui, 32 dei quali hanno terminato la fase clinica dello studio. I partecipanti – che avevano prediabete e sindrome metabolica – sono stati assegnati a tre gruppi: un gruppo che ha ricevuto un placebo, un altro che ha ricevuto Akkermansia dal vivo e un gruppo che ha assunto i batteri pastorizzati come integratore nutrizionale. Lo studio è durato per 3 mesi.
I ricercatori hanno mirato principalmente a valutare la sicurezza e la tollerabilità dell’integratore, nonché il suo impatto sui parametri metabolici, quali l’insulino-resistenza, i lipidi circolanti, il grasso sulla pancia e la massa corporea.
“I batteri A. muciniphila , vivi o pastorizzati, somministrati per 3 mesi, sono risultati sicuri e ben tollerati”, conclude lo studio. È importante sottolineare che le persone che hanno assunto i batteri hanno mostrato marcatori di infiammazione nel fegato ridotti, lievi riduzioni di peso corporeo soprattutto sulla pancia e livelli di colesterolo più bassi. Al contrario, i marcatori della salute metabolica hanno continuato a deteriorarsi nelle persone che hanno assunto il placebo. Il prof. Cani e il team concludono:
“Questo studio pilota mostra che l’intervento è stato sicuro e ben tollerato e che l’integrazione con A. muciniphila migliora diversi parametri metabolici”.
La ricerca, che è stata uno studio proof-of-concept, mostra che somministrare Akkermansia pastorizzato come integratore alimentare riduce i fattori di rischio cardiometabolico.