Papillomavirus, vaccinare gli uomini per proteggere le donne
26 Aprile 2016 - di Mari
ROMA – Papillomavirus (Hpv), vaccinare anche gli uomini per proteggere meglio le donne. La raccomandazione arriva da uno studio del Ceis dell’università Tor Vergata di Roma che prende atto di quanto già avviene in altri Paesi, come Australia, Danimarca, Svezia. E come del resto prevederebbe il nuovo piano nazionale vaccini in attesa di approvazione.
Il virus Hpv, come ha ricordato recentemente un editoriale dell’American Society for Clinical Oncology in cui si raccomanda la vaccinazione, è responsabile dell’insorgenza del 100% dei tumori del collo dell’utero, che causano oltre 260mila morti l’anno, ma anche di diversi altri tipi di cancro, oltre che di lesioni genitali, che riguardano sia uomini sia donne.
“Studi in Australia, Danimarca, Svezia, dove la vaccinazione è stata da subito femminile e maschile – spiega Adriana Bonifacino, responsabile dell’unità di Senologia dell’ospedale Sant’Andrea di Roma – hanno mostrato una riduzione fino al 100% delle infezioni non solo nelle persone vaccinate, si sono salvate dall’infezione anche le popolazioni non vaccinate”.
In Italia ogni anno le malattie legate al papillomavirus (Hpv), dalle lesioni genitali ai tumori, costano quasi 530 milioni l’anno. Un’altra ricerca del Ceis dell’università Tor Vergata di Roma appena pubblicata su Value in Health ha confrontato la campagna vaccinale solo alle ragazze con quella universale, dimostrando che oltre che per la protezione della salute la seconda è preferibile anche dal punto di vista della sostenibilità per il Servizio sanitario nazionale. “Lo studio suggerisce che la vaccinazione universale è una strategia estremamente conveniente – spiega Mennini – in confronto al solo screening o alla vaccinazione delle sole donne nel contesto Italiano”.