Il partner russa? I 6 segreti per riuscire a farlo smettere
14 Marzo 2012 - di Claudia Montanari
ROMA – Ieri mattina il quotidiano La Repubblica ha dedicato la copertina (e due pagine intere del suo inserto “Salute”) niente meno che ad un problema che è sicuramente di molti: avere un partner dal sonno “rumoroso”. E, in effetti, se si pensa al fatto che oltre ad essere un problema per chi soffre di questo disturbo (anche se nella maggioranza dei casi durante la notte nemmeno se ne rende conto, ed i suoi sonni continuano ad essere almeno in apparenza sereni e tranquilli) il problema insorge soprattutto per il partner che, non volendo, possiedono questo tarlo della notte quotidiana che alla lunga e alla grossa, può stressare molto. Ma cosa si può fare quando il compagno o compagna di letto russano come “tromboni”? Ecco 6 soluzioni adatte a tutti i casi, dai più ai meno gravi.
Premesso che la roncopatia non è solo un problema acustico per chi la ascolta, ma anche un problema sanitario reale almeno per una parte dei russatori, esistono delle soluzioni. Vediamo in primis chi sono quelli che soffrono di roncopatia cronica: il 24% degli uomini e il 6% delle donne. Scendendo nel dettaglio: il 60% dei maschi over 60, il 50% delle donne in menopausa e il 19% dei maschi giovani. Il 20% degli adulti italiani, cioè uno su cinque, ha poi problemi di apnee notturne, anche di lieve entità.
Per cercare di ottenere sonni tranquilli si va da quelle che somigliano a “soluzioni della nonna”, sino alla chirurgia:
1) Dimagrire. Perdere anche solo 3 o 4 chili può portare notevole giovamento. Il grasso infatti, soprattutto quello attorno al collo, è uno degli elementi causa della roncopatia.
2) Dormire con un cuscino alto. Anche la postura è fondamentale, dormire con la testa in alto aiuta ad evitare che la lingua “cada” all’indietro andando ad ostruire le vie respiratorie.
3) Non dormire supini. Facile a dirsi ma difficile a farsi. Se semplice è scegliere la posizione in cui ci si addormenta, altro discorso è decidere quale posizione tenere durante la notte. Per questo esistono però alcuni pigiami con tasche particolari sulla schiena dove è possibile inserire una pallina da tennis. Ottimo deterrente fisico al girarsi sulla schiena.
Dopo queste soluzioni che potremmo definire di buon senso, adatte soprattutto ai casi meno gravi, ma utili anche in quelli più complessi, si passa alle soluzioni mediche.
4) Utilizzare strumenti notturni che agevolino il flusso dell’aria. In questo caso si va dagli apparecchi che spostano in avanti la mandibola sino a veri e propri inalatori che mantengono forzatamente regolare il flusso dell’aria attraverso le vie aeree.
Se anche questo non dovesse bastare si passa alla soluzioni più drastiche, cioè quelle che prevedono l’utilizzo del bisturi, siano esse chirurgiche o meno.
5) Rimodellamento dei tessuti della bocca, tonsille, ugola e palato molle. Cioè quei tessuti coinvolti nell’occlusione delle vie respiratorie che genera il russare e nei casi più gravi le apnee. Questo rimodellamento si può fare con una nuova tecnica non chirurgica che, attraverso l’utilizzo di un elettrobisturi, rimodella la zona con delle “tendine” che tengono i tessuti in questione sollevati. Altra modo è quello classico, chirugico, di plastica del palato. Plastica che può riguardare diverse zone del palato a seconda dei casi.
6) Ultima soluzione è quella dell’avanzamento mandibolare, cioè lo spostamento della mandibola quando questa è o troppo piccola o troppo arretrata.
Quando un cuscino in faccia o il solletico sotto il naso del partner russatore non sono più sufficienti, sono queste le vie che si possono intraprendere per tentare di raggiungere il meritato riposo, in silenzio. Ovviamente nei casi più gravi si deve chiedere il parere del medico e si devono e possono effettuare analisi preventive che chiariscano l’intensità della roncopatia e le sue cause. Attenti infine al diametro del collo, parametro rivelatore per i soggetti a rischio: non oltre i 43cm per gli uomini e non oltre i 41 per le donne. La Repubblica illustra la mappa per navigare e non affondare nella notte a due con uno dei due che russa. Sulla “mappa” c’è tutta la scienza e la tecnica che va oltre le vostre due dita a comprimere le narici del partner russante e fuggir via sperando si scuota e non si svegli. Se “lui” è uno di quel 24 per cento oppure “lei” è una di quel 6 per cento, studiate la mappa e…buonanotte.