Il parto in acqua ha benefici per mamme e neonati: lo studio
14 Luglio 2022 - di Silvia_Di_Pasquale
Il parto in acqua ha benefici per mamme e neonati perché provoca meno dolore ed emorragie. Lo evidenzia una ricerca pubblicata sulla rivista BMJ Open, che fa riferimento a parti avvenuti in unità ostetriche e non a casa. Dunque sotto controllo di personale esperto. Questo tipo di parto prevede l’utilizzo di una piscina dove la madre si immerge per alleviare il dolore e favorire il rilassamento durante il travaglio. In alcuni casi la partoriente esce dalla vasca per le fasi finali del travaglio, mentre altre rimangono in vasca e portano il neonato in superficie solo quando deve procede con la respirazione autonoma del bebè.
Per arrivare a tali conclusioni i ricercatori hanno analizzato 36 studi che hanno coinvolto più di 150.000 donne con l’obiettivo di confrontare gli interventi necessari durante e dopo il travaglio tra i due diversi tipi di parto in acqua rispetto alle cure standard, che non prevedono l’uso di una vasca da parto. L’analisi ha rivelato che un parto in acqua, indipendentemente dal fatto che la donna abbia partorito dentro o fuori dalla piscina, “ha chiari benefici per le donne”. Questa modalità ha ridotto significativamente l’uso di epidurali o oppioidi iniettati ed è stato collegato a meno dolore e forti emorragie dopo il parto. Anche la soddisfazione delle madri era maggiore.
I ricercatori della Oxford Brookes University hanno affermato: “L’immersione in acqua offre benefici per la madre e il neonato se utilizzata in ambito ostetrico, rendendo l’immersione in acqua un intervento a bassa tecnologia per migliorare la qualità e la soddisfazione delle cure. L’immersione è un metodo efficace per ridurre il dolore durante il travaglio, senza aumentare il rischio”. Fonte: Daily Mail.
Nota bene. Questo articolo ha solo uno scopo illustrativo e non è in alcun modo sostitutivo dell’autorevole parere medico, in questo caso del proprio ginecologo.