Pasta, integrale è meglio? Ecco i benefici per salute e dieta
6 Maggio 2015 - di Claudia Montanari
ROMA – La pasta integrale è meglio? Secondo recenti studi sembra proprio che assumere cereali non raffinati riduca non solo rischi cardiaci e tumorali ma che aiuti anche a mantenere la linea. Il consumo di cereali integrali è aumentato negli ultimi anni eppure, secondo le statistiche, è ancora molto basso: in Italia quelli che scelgono abitualmente alimenti integrali sono solo il 5-7% dei consumatori. Ma è davvero meglio consumare cereali non raffinati rispetto a quelli raffinati? E quali benefici comporta scegliere i cereali integrali? Ester Maria Lorido sul Messaggero spiega in maniera chiara se e perché il consumo di cereali non raffinati sarebbe da preferire rispetto agli altri, in base a recenti risultati di ricerche e statistiche e all’aiuto di esperti:
“Circa 34 componenti del seme del grano integrale proteggono l’apparato circolatorio, una trentina sono antiossidanti, altri hanno influenza su stomaco, colon, fegato. «Il consumo eccessivo di farine raffinate fa male a tutti: troppi carboidrati ad alto indice glicemico aumentano il rischio di ictus e tumori alla mammella e al colon-retto», spiega Carlotta Sacerdote, dell’unità di Epidemiologia dei tumori dell’ospedale Città della Salute di Torino e coordinatrice del centro di Torino dello studio Epic finanziato da Airc, una grande ricerca europea che ha raccolto informazioni sullo stile di vita e sui consumi alimentari di oltre 500.000 persone. «Abbiamo lavorato sugli effetti di una dieta ricca di carboidrati ad alto indice glicemico con pane e riso bianchi di 47mila italiani. E’ stato individuato un aumento del 45 per cento del rischio di tumore al seno nella donna e dell’87% di ictus». I cereali integrali rallentano l’assimilazione di zuccheri e grassi evitando picchi di glicemia, pericolosi per chi soffre di diabete. Le fibre, inoltre, sono in grado di saziare e di far magiare di meno. Una porzione di integrale dà fino a cinque volte più fibre di quella bianca (preferire i prodotti che ne contengono 7-8 grammi). Dovremmo mangiare almeno ogni giorno 25 grammi di fibre da suddividere nei vari pasti della giornata. Non abusare di integrali se si soffre di disturbi intestinali o colon irritabile”
Scegliere i cereali integrali a discapito di quelli non raffinati, in fondo, è più semplice di quanto si possa pensare:
“La mattina il cereale integrale lo troviamo sotto forma di corn flakes oppure di torte, biscotti o porridge di avena. A pranzo, suggerisce la ricercatrice Carlotta Sacerdote «è bene scegliere un panino integrale e consumare una porzione di cereali o pasta con verdure mentre la sera l’apporto di fibre può essere riservato ai vegetali con un piatto proteico, carne, formaggio uova o pesce». Quando si frigge, o c’è bisogno di un “vestito” di pane grattugiato per una pietanza è bene scegliere quello integrale. Questo tipo di impanatura è particolare perché la farina di grano integrale ha un sapore molto rustico. Viene consigliata per la carne”