PCOS, differenza tra cura e management
La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è un disordine complesso piuttosto diffuso, tanto che colpisce fino al 10% delle donne. I suoi effetti sono diversi e coinvolgono la fertilità della donna, la salute psicologica e il metabolismo.
A causa della sua complessità ed eterogeneità, la diagnosi e le terapie della PCOS rappresentano ancora oggi una sfida.
Ma se è vero che non esiste in via definitiva una cura della sindrome dell’ovaio policistico, la buona notizia è che ci sono diverse terapie che possono migliorare la qualità di vita, oltre che il profilo ormonale e metabolico.
Segni e sintomi della PCOS
La PCOS è una disfunzione che può manifestarsi con tanti segni e sintomi che portano a evidenziare la presenza di un problema. Tra i più comuni abbiamo:
In particolar modo l’insulino-resistenza è un fattore a cui prestare molta attenzione per il potenziale rischio cardiovascolare. Inoltre, l’insulino-resistenza è presente nel 30%-40% delle donne normopeso e circa nell’80% delle donne obese e ha un ruolo chiave nell’origine e nello sviluppo della sindrome dell’ovaio policistico.
Il management della PCOS è strettamente correlato alla gravità dei sintomi e soprattutto alla presenza o meno del desiderio di gravidanza.
Per questo motivo, la comunità scientifica è concorde nell’indicare lo stile di vita sano come l’approccio più efficace per gestire con successo la sindrome.
In particolar modo, una dieta mirata a basso indice glicemico rappresenta una delle prime strategie terapeutiche per tenere sotto controllo i sintomi.
Allo stesso tempo fare attività fisica aiuta a migliorare il rendimento del cuore e la funzione respiratoria; ridurre la pressione arteriosa e i livelli di colesterolo totale; aumentare i livelli di colesterolo “buono” (HDL); migliorare il benessere fisico e psicologico e la vita sessuale.
Oltre ai cambiamenti nello stile di vita, è possibile contrastare i disturbi e la sintomatologia della PCOS anche tramite l’impiego di farmaci come la pillola contraccettiva.Questa, tuttavia, ha effetti solo sulla sintomatologia e non risponde alle esigenze di tutte quelle donne che cercano una gravidanza.
Sul fronte dell’integrazione, invece, diverse ricerche scientifiche hanno dimostrato come l’inositolo, molecola naturalmente presente nel nostro organismo, è in grado di ripristinare l’equilibrio ormonale e la funzionalità ovarica, oltre che migliorare i parametri metabolici delle donne con la sindrome dell’ovaio policistico.
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