Pelle, peli e unghie: 6 sintomi da non sottovalutare
31 Marzo 2017 - di Mari
Sopracciglia che si diradano, brufoli che non scompaiono, labbra sempre screpolate: potrebbero essere semplici fastidi o sintomi di qualcosa di più serio che colpisce la pelle. Sono in tutto sei i “campanelli d’allarme” che è meglio non ignorare e che ci devono spingere a consultare un medico, come suggeriscono gli esperti della Società Italiana di Dermatologia SIDeMaST.
Quali sono questi sei sintomi lo spiega il Corriere della Sera.
- Un brufolo che non scompare o sanguina se lo si tocca. Se persiste da più di due settimane o se sanguina quando lo si spreme potrebbe essere un tumore della pelle. Stesso discorso vale per le macchie rossastre o per le crosticine di pelle dura che non spariscono. “Potrebbe trattarsi di un carcinoma basocellulare (basalioma) o di un carcinoma squamocellulare (spinalioma), spiega al Corriere della Sera Giuseppe Monfrecola, direttore della Scuola di Specializzazione in Dermatologia e Venereologia all’Università Federico II di Napoli e membro del direttivo della Società Italiana di Dermatologia SIDeMaST. Sono forme meno aggressive e letali del melanoma, ma molto più frequenti. Compaiono soprattutto sulle zone più esposte alla luce del sole: faccia, braccia, gambe”.
- Labbra sempre screpolate che non guariscono. Se le labbra restano screpolate e rosse a lungo (oltre due mesi), soprattutto sul labbro inferiore, allora è meglio chiedere il parere di un medico. Potrebbe infatti trattarsi di cheilite attinica, un’alterazione ad evoluzione potenzialmente maligna delle labbra molto spesso causata dall’eccessiva esposizione al sole o dalle ripetute scottature.
- Una chiazza di pelle secca che non si riesce ad ammorbidire. Aree di pelle arrossata e ricoperta da crosticine (squame) resistenti alla applicazione di creme idratanti ed emollienti possono essere cheratosi attiniche, alterazioni cutanee note dalla fine dell’Ottocento, ma a lungo sottovalutate e, di conseguenza, sottostimate. “Sono lesioni pre-cancerose non pericolose se correttamente trattate – chiarisce Monfrecola – conseguenza di esposizioni prolungata al sole (raggi ultravioletti), che possono però evolvere in carcinoma squamocellulare. Il trattamento tempestivo è fondamentale e oggi esistono molte cure molto efficaci”.
- Le pieghe di collo, inguine o ascelle si scuriscono. Se le pieghe di queste parti del corpo in alcuni punti sono più spesse o vellutate o più scure del resto della zona potrebbero essere sintomo di una patologia nota come acanthosis nigricans, provocata dalla presenza eccessiva di insulina nel sangue. “L’acanthosis nigricans non è contagiosa o pericolosa – dice l’esperto al Corriere -, ma talvolta segnala un problema di salute generale che richiede attenzione. Questa dermatosi, infatti, è comunemente associata a obesità, iperinsulinemia e sindrome dell’ovaio policistico. Non esiste un trattamento specifico per questa alterazione della pelle, ma la gestione terapeutica della condizione medica di base, di solito, può ripristinare la normale pigmentazione delle zone colpite”.
- Le sopracciglia si assottigliano o si perdono peli e capelli. Questi fenomeni si verificano in caso di problemi alla tiroide. Una visita dal medico potrà appurare quale sia la patologia tiroidea in questione e poi, con la terapia adeguata (solitamente farmaci) la situazione tornerà alla normalità. Altrimenti potrebbe trattarsi di alopecia areata, una malattia in cui il sistema immunitario improvvisamente riconosce come “estranei” peli o capelli, causandone la perdita.
- Una macchia sotto le unghie che non cresce. Se la macchia non dipende da uno choc subito e non passa è bene farla vedere da un medico, perché “potrebbe trattarsi di un melanoma subungueale – conclude Monfrecola – il più pericoloso tumore della pelle, invasivo e potenzialmente letale. Diagnosticare questa forma di cancro nei suoi stadi iniziali è fondamentale per avere maggiori probabilità di guarigione”.