Per le donne con il diabete 5 anni di vita in meno, 15 se fumatrici
23 Settembre 2022 - di Claudia Montanari
L’impatto del diabete sull’aspettativa di vita per le donne è peggiore che per gli uomini, con una perdita di circa 5 anni di aspettativa di vita. Che può arrivare addirittura a 15 se fumatrici e con un’insorgenza precoce della malattia.
È quanto emerge da uno studio coordinato dall’University of Surrey di Basingstoke (UK) presentato al congresso della European Association for the Study of Diabetes in corso a Stoccolma.
Diabete nelle donne, impatto maggiore che per gli uomini
I ricercatori hanno passato in rassegna i dati di 11.335 persone inglesi scoprendo che una donna con diabete di tipo 2 ha una probabilità del 60% più alta di morire prematuramente rispetto a una coetanea senza malattia e, in media, la sua aspettativa di vita è di 5 anni più breve. Per i maschi, la probabilità di morte prematura è del 44%, con una riduzione dell’aspettativa di vita di 4,5 anni.
Ancora più gravi gli effetti della malattia se si è fumatori: in tal caso l’aspettativa di vita si riduce di circa 10 anni.
Nei casi in cui la diagnosi di diabete arriva prima dei 65 anni, invece, la vita attesa si accorcia di 8 anni. L’effetto dei diversi fattori, inoltre, può cumularsi: una donna fumatrice con diagnosi di diabete che arriva prima dei 65 anni può avere un’aspettativa di vita di 15 anni inferiore rispetto a una coetanea sana e non fumatrice. Questi effetti sono particolarmente evidenti nelle aree più svantaggiate dal punto di vista socio-economico. “Questi gruppi dovrebbero ricevere interventi specifici che li coinvolgano in modo più efficace nelle scelte sull’assistenza sanitaria e gli stili di vita”, sottolineano i ricercatori.
Altri fattori da considerare
Alcuni studi recenti hanno anche dimostrato che un cattivo compenso glicemico sembra condizionare maggiormente il rischio di ictus nelle donne. Ed anche i fattori ormonali hanno un loro peso. Nel maschio, bassi livelli di testosterone sono un fattore di rischio di cardiopatia ischemica. Mentre nella donna ad aumentare questo rischio è al contrario la presenza di elevati livelli di testosterone.