Pesce fa bene al cervello. Ma solo alcune cotture: ecco quali
24 Novembre 2014 - di Mari
NEW YORK – Mangiare pesce fa bene al cervello, ma dipende da come lo si cucina. Se lo si frigge, infatti, tutti i benefici si perdono. E’ quanto rivela uno studio pubblicato sull’American Journal of Preventive Medicine condotto su 260 persone.
I ricercatori hanno scoperto che mangiare pesce, effettivamente, aumenta la materia grigia, ma solo se lo si mangia cotto al forno o alla griglia, o comunque non fritto. Nel caso di una cottura sana il volume della materia grigia aumenta dal 4% al 14%, nel caso di frittura, invece, non aumenta proprio.
Questo tipo di frittura, infatti, altera i nutrienti del pesce, compromettendone il contenuto di vitamine e acidi grassi omega 3, di cui sono particolarmente ricchi soprattutto salmone e pesce azzurro (come acciughe, sardine e sgombri). La colpa è delle alte temperature a cui viene cotto il pesce durante la frittura. Non si pensi, però, che allora il crudo sia molto più sano: la cottura ideale, spiegano gli esperti, è quella rapida e a temperature non troppo alte. In questo modo si riducono i rischi che potrebbero derivare dal consumo a crudo e si mantengono i nutrienti che si perderebbero con cotture eccessive.