Piramide alimentare transculturale: quinoa e bamboo oltre pasta e pizza
17 Giugno 2015 - di Mari
ROMA – Non solo pasta, riso e pane. I cereali 2.0 sono molti di più, internazionali. E comprendono anche quinoa, miglio e sorgo. Spariscono i confini e anche la piramide alimentare si aggiorna. Così germogli di bamboo e foglie di cassava fanno la loro comparsa tra gli ortaggi, accanto a melanzane e pomodori. Mentre nel reparto frutta ecco apparire litchis e papaya.
Per favorire l’integrazione dei più piccoli anche nel piatto, nell’anno dell’Expo italiano la Società Italiana di Pediatria (Sip) ha preparato la “piramide alimentare transculturale”, dedicata al milione di bambini stranieri che vivono ormai stabilmente nel nostro paese.
La piramide, dedicata ai pediatri di famiglia ma anche a scuole e comunità, tiene conto dei cibi e delle usanze dei paesi di provenienza, ma allo stesso tempo garantisce un corretto apporto di nutrienti. viene ‘servita’ insieme a una serie di consigli nutrizionali validi per tutti i bambini, migranti e non.
Nella nuova piramide arrivano cibi da tutto il mondo: dal continente africano teff, sorgo, foglie di baobab, guava, mango; dalle regioni asiatiche miglio, grano saraceno, germogli di bamboo, alghe marine, lithcis; dal sud America quinoa, amaranto, okra, guava.
“I principi della Piramide alimentare transculturale per l’età pediatrica sono quelli della dieta mediterranea, integrata da cibi multietnici, ha spiegato Elvira Verduci, consigliere nazionale Sip, elevata assunzione di verdura, legumi, frutta, noci e cerali integrali; consumo di pesce medio alto; elevata assunzione di acidi grassi insaturi (olio di oliva); basso intake di acidi saturi grassi e di prodotti caseari; ridotta assunzione di carne, soprattutto rossa, apporto moderato di sale e attività fisica quotidiana”.