Polmonite: impariamo a conoscerla per saperci difendere
14 Febbraio 2022 - di Claudia Montanari
Durante gli ultimi 2 anni di pandemia abbiamo sentito spesso parlare della polmonite, a causa degli effetti del Covid-19. Per questo è importante imparare a riconoscere la polmonite dai sintomi, vediamo come si effettua la diagnosi e quali sono le terapie adeguate. I medici esperti in pneuomologia del Centro Medico Unisalus di Milano fanno chiarezza su cosa sia la polmonite e come trattarla.
Che cos’è la polmonite
La polmonite è un’infiammazione dei polmoni e del sistema respiratorio. Colpisce sia gli alveoli polmonari (spazi nei polmoni nei quali avviene lo scambio tra anidride carbonica e ossigeno nel sangue) che il tessuto interstiziale (tessuto tra gli alveoli). Può essere monolaterale o bilaterale a seconda che interessi un solo polmone o entrambi.
Quali sono le cause della polmonite
Di norma è causata da infezioni batteriche e virali, come, ad esempio, il Covid-19. Più raramente è provocata da funghi e parassiti. Può anche svilupparsi a seguito di ingestione o inalazione di sostanze aeree irritanti e/o intossicanti. Ciò che accade è che catarro, essudato e pus si accumulano nei polmoni solidificandosi e impedendo, di conseguenza, il passaggio dell’aria.
I sintomi da tenere in considerazione
Solitamente i sintomi si manifestano all’improvviso, in 24/48 ore o nell’arco di parecchi giorni. I principali sintomi della polmonite sono: tosse, difficoltà respiratoria (dispnea), battito cardiaco accelerato, febbre, malessere generalizzato, brividi e sudorazione, inappetenza, dolore acuto al petto, mal di testa, asma, nausea, respirazione accelerata (tachipnea).
Quali sono le categorie più colpite
Ci sono categorie di persone più predisposte a contrarre questa infezione. Parliamo di neonati o bambini piccoli, anziani, fumatori, persone con il sistema immunitario indebolito e persone con asma, fibrosi cistica o malattie del fegato, dei reni o del cuore.
Diagnosi di polmonite
In caso appaiano uno o più dei sintomi sopra elencati, consigliamo di effettuare una visita presso il medico di famiglia. Questo ausculterà il torace con lo stetoscopio per valutare lo stato dei polmoni. Una volta formulata la diagnosi e prescritta la cura, nel caso in cui i sintomi non migliorino entro 48 ore dall’inizio della terapia, è necessario effettuare una radiografia ai polmoni.
Come trattare la polmonite
Per curare le polmoniti batteriche vengono prescritti antibiotici. Solitamente i sintomi migliorano dopo 1-3 giorni. Per trattare, invece, le polmoniti virali potrebbe essere sufficiente stare a riposo per qualche giorno. In questo caso, gli antibiotici sono inutili. Potrebbe, però, rendersi necessaria l’assunzione di farmaci antivirali.
Ricovero ospedaliero
Se i sintomi sono gravi o se persistono nonostante le cure e se il soggetto corre il rischio di sviluppare complicanze causate da altri problemi di salute, potrebbe rendersi essenziale il ricovero in ospedale. Nel caso in cui l’ossigenazione del sangue sia bassa, verrà praticata una terapia con ossigeno. Se la polmonite è batterica, poi, i farmaci potranno essere assunti per via endovenosa.
Radiologia domiciliare
Alcuni centri effettuano il servizio di radiologia a domicilio, come per esempio il Centro Medico Unisalus, che offre il servizio radiologia a domicilio a Milano e nell’hinterland milanese. In questo modo, chi necessita di una radiografia può non spostarsi da casa per poterla effettuare. Pensiamo, ad esempio, a chi ha difficoltà di spostamento o movimento, ad anziani, malati, disabili o a chi è in quarantena a causa del Covid.
Complicazioni
La polmonite può dare luogo a complicazioni quali: insufficienza respiratoria, insufficienza renale, ascesso polmonare, setticemia (i batteri causa della polmonite passano nel sangue provocando un’infezione grave generalizzata a tutto l’organismo). Ma anche pleurite (la pleura, membrana che riveste l’esterno dei polmoni e l’interno della cavità toracica si infiamma e provoca un’insufficienza respiratoria)
Polmonite e Covid
La polmonite interstiziale è propria delle infezioni virali. Tra queste, annoveriamo anche il Coronavirus. È una forma piuttosto critica di polmonite infettiva, che colpisce l’interstizio. Cioè, il tessuto connettivo su cui sono disposti gli alveoli. L’interstizio, quindi, infiammandosi e ispessendosi, crea una barriera agli alveoli. Questi, dunque, non riescono a ossigenare il sangue ed eliminare l’anidride carbonica. Ecco che allora si ha un’insufficienza respiratoria grave.
La polmonite interstiziale dovuta a Covid-19, oltre ai sintomi già visti per la polmonite, può portarne altri. Quali ad esempio la difficoltà respiratoria, cianosi, mialgia e artrialgia.
Ovviamente la motivazione alla base di questa polmonite è l’infezione da Nuovo Coronavirus. Il virus, infatti, può portare a una risposta immunitaria esagerata che provoca fenomeni sia di fibrosi interstiziale sia di microembolia/trombosi dei vasi polmonari.
Per maggiori informazioni gli esperti pneumologi del Centro Medico Unisalus a Milano sono a disposizione alla mail direzione@unisalus.it o tramite il sito internet www.centromedicounisalus.it.