Pressione alta, la bevanda alleata alternativa all’acqua
18 Ottobre 2019 - di Silvia_Di_Pasquale
La pressione alta generalmente non si manifesta con disturbi evidenti ma, se trascurata, può aumentare il rischio di andare incontro a malattie cardiovascolari. Dall’infarto del miocardio, all’ictus, all’insufficienza renale o arteriopatia periferica. Come ricorda il portale dell’Iss, è consigliabile che tutte le persone adulte misurino la pressione arteriosa almeno una volta ogni tre-cinque anni.
La dieta corretta è fondamentale per prevenire l’ipertensione. Cibi troppo calorici, di grassi di origine animale (eccetto il pesce), di colesterolo e povera di fibre (scarsa nella quantità di verdura e frutta, cereali integrali e legumi) influenzano negativamente i valori della pressione. Chi soffre di pressione alta o è a rischio di svilupparla può suddividere i cibi in tre macro-categorie da eliminare dal carrello, acquistare con moderazione o di cui fare scorta a volontà.
I cibi da evitare: tutti i prodotti ad alto contenuto di sale (insaccati, cibi industriali, prodotti in salamoia, alimenti conservati sotto sale) o troppo ricchi di zuccheri. Da evitare anche i condimenti in eccesso: meglio dare sapore con le spezie. I cibi da limitare: vino, caffè e tè ma anche carni rosse, formaggi e prodotti pronti da forno. I cibi anti-ipertensione: il carrello può essere riempito di frutta, verdura, legumi, carni bianche e pesce. Essenziale anche bere a sufficienza, almeno 1,5 litri al giorno di acqua preferibilmente oligominerale.
Come si legge sul sito Times of India, c’è una bevanda che può essere alternativa all’acqua: l’acqua di cocco. Se consumata regolarmente, può migliorare in modo significativo il livello di pressione sanguigna. L’acqua di cocco dovrebbe essere un must nella dieta. A basso contenuto di grassi, può aiutare a sentirsi sazi e ridurre l’appetito. Questo non significa che berla da sola possa curare o garantire valori ottimali. Fondamentale consultarsi sempre con il proprio medico per avere consigli autorevoli. Il fai da te non è mai la risposta giusta quando si tratta di prevenzione e salute.