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Pressione alta, quanto caffè bere al giorno perché non faccia male

ROMA – Per molti, il caffè rappresenta la bevanda essenziale per dare il via alla giornata, un necessario sprint per affrontare il pomeriggio e ottimo digestivo per la sera. Tuttavia, per evitare l’insorgere di fattori di rischio come pressione alta o malattie del cuore, quanto caffè si può bere al giorno perché non sia troppo? Un nuovo grande studio sostiene di avere la risposta. Qualunque cosa sia che attiri le persone a bere caffè, che si tratti del sapore, dell’aroma o il fatto che sia uno stimolante, è innegabile che sia una delle bevande più popolari e amate al mondo. Molti studi recenti hanno suggerito che il caffè può apportare numerosi vantaggi oltre a migliorare la concentrazione e la produttività. Molte ricerche hanno sostenuto che il caffè possa aiutare a mantenere il cervello in salute, contribuire ad aumentare la longevità e persino a rallentare il cancro alla prostata. Inoltre, aiuta la circolazione sanguigna e contrasta l’insorgere della pressione alta.

Tuttavia, come con qualsiasi cibo o bevanda – anche quelli più nutrienti e salutari – c’è un limite alla quantità di caffè che possiamo consumare. Non solo bere troppo caffè può creare effetti negativi a breve termine – alcuni dei sintomi di una eccessiva assunzione sono mal di testa, vertigini e nausea – ma bere troppo caffè potrebbe aumentare il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e pressione alta. Quanto caffè è troppo per la salute del cuore, dunque? La Scienza dice massimo 6. Assumerne anche uno in più aumenta il rischio di ipertensione, malattie cardiovascolari e problemi al cuore.

Un nuovo studio della University of South Australia e pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrion ha cercato di capire la quantità massima di caffè che è possibile bere affinché questo non favorisca l’insorgenze di malattie cardiovascolari, che come ricorda l’Oms sono la prima causa di morte al mondo ma anche quelle più facilmente prevenibili se si segue uno stile di vita sano. Per rispondere alla domanda, sono stati presi in esame i dati di 347.077 soggetti tra i 37 e i 73 anni raccolti nella biobank britannica. Dall’analisi è emerso che bere più di 6 caffè al giorno può aumentare del 22% il rischio di insorgenza dell’ipertensione, ovvero il primo segnale delle malattie cardiovascolari e patologie del cuore. Per la prima volta, viene fissata una quantità definita di caffè che può essere bevuta al giorno. Nello specifico, i ricercatori si sono concentrati principalmente della mutazione del gene CYP1A2 che permetterebbe di metabolizzare più velocemente la caffeina. I portatori di questa mutazione, dunque, metabolizzano questa sostanza in modo meno efficiente. L’analisi ha messo in luce che i soggetti portatori di questa mutazione assimilino il principio attivo del caffè ad una velocità quattro volte superiore alla media ma non ha evidenziato che queste persone possano consumare con maggiore frequenza la bevanda senza presentare effetti collaterali. 

Per mantenere il cuore in salute e un giusto livello di pressione arteriosa, quindi, secondo i risultati dello studio bisogna limitare la quantità di caffè a meno di sei tazze al giorno.

Claudia Montanari

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