Pressione alta, rimedi naturali: il fungo che la abbassa
9 Luglio 2019 - di Claudia Montanari
ROMA – La pressione alta è una condizione medica in cui la pressione sistemica nei vasi arteriosi risulta elevata, ovvero pari o superiore a 140/90 mmHg. È considerata un fattore di rischio per molte malattie cardiovascolari, infarto e ictus. Gestire e abbassare la pressione alta con metodi naturali efficaci è possibile. Esistono in natura alcuni alimenti che, più di altri, aiutano a ridurre la pressione alta grazie alle loro proprietà benefiche. Uno dei cibi che più di tutti ci aiuta a combattere l’ipertensione è il fungo. Nello specifico, esiste un fungo medicinale, il Ganoderma, che se assunto insieme a farmaci anti ipertensivi può migliorarne l’efficacia.
Il Ganoderma, anche denominato reishi, è un fungo originario dei paesi orientali e si sviluppa nelle fessure dei tronchi di alberi di quercia e castagno, al contrario dei funghi reperibili in commercio che sono originari dalle coltivazioni.
Non si tratta di un fungo commestibile, poiché la sua consistenza è piuttosto compatta e rigida e dunque è difficile ingerirlo. Ma se viene sminuzzato e ridotto in polvere può trasformarsi in un vero e proprio toccasana per la pressione alta. Dopo essere stato raccolto, viene sottoposto a lunghe fasi di macerazione al fine di facilitare la lavorazione della fibra. Al termine, viene pestato e trasformato in finissima polvere, la quale può essere utilizzata in vari modi, come ad esempio la realizzazione di decotti o capsule medicinali.
In Medicina Tradizionale Cinese erano considerati come elisir di lunga vita, recentemente hanno attirato l’attenzione della scienza occidentale tanto che gli studi scientifici su di essi aumentano esponenzialmente. Per coloro che soffrono di pressione, il ganoderma è uno dei funghi più salutari per l’organismo.
Grazie ai suoi numerosi effetti benefici, questo fungo favorisce l’abbassamento della pressione sanguigna e allo stesso tempo abbassa i livelli di colesterolo. Si può assumere il ganoderma sotto forma di decotto. Gli esperti consigliano di consumarne non più di 3 grammi al giorno abbinata ad una piccola quantità di foglie di ulivo. Non solo: il contenuto di questo fungo offre un’alta quantità di germanio, noto per le sue elevate proprietà antivirali ed antinfiammatorie.
L’assunzione di ganoderma per via orale sembra essere sicura fino a un anno quando rispetta le indicazioni d’uso. Ci sono invece dubbi sulla sicurezza dell’assunzione di reishi in polvere per più di un mese: potrebbe esercitare effetti tossici sul fegato.