La pressione alta raddoppia il rischio di morte da Covid-19
9 Giugno 2020 - di Claudia Montanari
I pazienti che soffrono di pressione alta, hanno un rischio doppio di morire di Covid-19 rispetto a quelli che non ne soffrono.
Lo sostengono i risultati di una ricerca pubblicata sull’European Heart Journal. Non solo: secondo lo studio, i pazienti con pressione alta che non assumevano farmaci per tenerla sotto controllo, presentavano un rischio ancora maggiore di morire a causa del Covid-19.
Lo studio
La ricerca ha preso in esame i dati di 2866 pazienti con Covid-19 ricoverati all’ospedale Huo Shen Shan di Wuhan, in Cina, tra il 5 febbraio e il 15 marzo 2020.
Si tratta di uno degli ospedali costruiti specificatamente per curare pazienti affetti da Covid-19.
Di questi pazienti, il 29,5% (850) aveva un’anamnesi di ipertensione.
I ricercatori, guidati da Fei Li e Ling Tao dell’ospedale di Xijing, hanno scoperto che su 850 pazienti con coronavirus che presentavano pressione alta, 34 (quindi circa il 4%) sono morti. Degli altri rimanenti 2027 pazienti, non affetti da pressione alta, ne sono deceduti 22 (quindi l’1,1%).
Questi risultati dimostrano quindi un rischio aumentato di 2,12 volte. Anche dopo l’aggiustamento per fattori che potrebbero influenzare i risultati, come età, sesso e altre condizioni mediche.
Non solo: tra i pazienti con ipertensione che non assumevano farmaci per curare la conduzione, 11 su 140 (poco meno dell’8%) sono morti per coronavirus, rispetto a 23 su 710 (circa il 3,2%) di quelli che invece stavano assumendo farmaci per curare la pressione alta.
Pressione alta e inibitori Raas
In una meta-analisi, i ricercatori hanno unito i dati di questo gruppo di pazienti con quelli di quasi 2.300 soggetti coinvolti in altri tre studi per esaminare i tassi di mortalità nei pazienti in trattamento con farmaci inibitori della Raas (un meccanismo ormonale che regola la pressione sanguigna).
Questo, per controllare i livelli di pressione sanguigna, fra cui gli inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (Ace) o i bloccanti del recettore dell’angiotensina (Arb).
Così hanno trovato un minor rischio di morte tra i 183 pazienti trattati con inibitori della Raas rispetto a 527 pazienti trattati con altri farmaci.
I limiti dello studio
Tuttavia, i ricercatori affermano che questo risultato dovrebbe essere valutato con cautela, in quanto il numero di pazienti in questa analisi era piccolo e quindi potrebbe essere dovuto al caso. Fei Li commenta:
“È importante che i pazienti con ipertensione arteriosa si rendano conto di essere ad aumentato rischio di morte per Covid-19. Dovrebbero prendersi cura di se stessi durante questa pandemia e hanno bisogno di più attenzione se sono infettati dal coronavirus.
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Inoltre c’erano 140 pazienti ricoverati in ospedale con Covid-19 che avevano interrotto il trattamento antipertensivo per vari motivi. Abbiamo scoperto che questo era associato a un maggior rischio di morte per coronavirus.
“Contrariamente alla nostra ipotesi iniziale, abbiamo scoperto che farmaci come gli Ace-inibitori o i bloccanti dei recettori dell’angiotensina, non erano collegati ad un aumentato rischio di morte per Covid-19 e, in effetti, potrebbero essere protettivi.
Pertanto suggeriamo ai pazienti di non interrompere o modificare il loro solito trattamento antipertensivo a meno che ciò non sia stato prescritto da un medico”.