Pressione alta e sale, formaggio aiuta a proteggere i vasi sanguigni
17 Settembre 2019 - di Claudia Montanari
ROMA – Quando si ha a che fare con la pressione alta, la prima regola da seguire è quella di eliminare o quantomeno limitare l’uso del sale nella propria dieta in quanto rappresenta una delle maggiori cause di ipertensione e molte altre patologie legate ai vasi sanguigni. Ora però un nuovo studio della Penn State pubblicato sul Journal of Nutrition suggerisce che gli antiossidanti naturalmente presenti nel formaggio possono aiutare a proteggere i vasi sanguigni dai danni causati da alti livelli di sale nella dieta.
Nello specifico, i ricercatori hanno scoperto che quando gli adulti assumevano troppo sodio, oltre ad avere nella maggior parte dei casi la pressione alta avevano anche una disfunzione dei vasi sanguigni. Ma quando gli stessi adulti consumavano quattro porzioni di formaggio al giorno insieme alla stessa dieta ricca di sodio, non vi è stata disfunzione dei vasi sanguigni. Billie Alba, ricercatrice dello studio, ha affermato che i risultati potrebbero aiutare a bilanciare il cibo, minimizzando i rischi che derivano dall’assumere troppo sale.
“E’ molto importante ridurre il sodio nella dieta, ma per molte persone è difficile”, ha spiegato Alba. “Forse, poter incorporare più prodotti lattiero-caseari, come il formaggio, può essere una strategia alternativa per ridurre il rischio cardiovascolare e migliorare la salute dei vasi sanguigni senza necessariamente eliminare del tutto il sodio”.
Il sodio è un minerale che, a piccole dosi, è molto importante per il nostro organismo. Tuttavia, troppo sodio nella dieta è associato a fattori di rischio cardiovascolare come la pressione alta.
Secondo Lacy Alexander, professore di Kinesiologia presso la Penn State, studi precedenti hanno mostrato una connessione tra i prodotti lattiero-caseari e salute del cuore: “Gli studi recenti dimostrato che chi consuma la quantità raccomandata di latte ogni giorno, ha generalmente la pressione sanguigna più bassa e una salute cardiovascolare migliore. Volevamo esaminare queste connessioni più da vicino ed esplorare alcuni dei meccanismi precisi con cui il formaggio, un prodotto lattiero-caseario, può influire sulla salute del cuore”.
I ricercatori hanno preso in esame 11 adulti con pressione sanguigna normale. Ognuno di loro ha seguito quattro diete separate per otto giorni alla volta: una dieta povera di sodio e senza latticini; una dieta povera di sodio e ricca di formaggi; una dieta ricca di sodio ma senza latticini; e una dieta ricca di sodio e ricca di formaggi.
Le diete a basso contenuto di sodio includevano un consumo di sale pari a 1.500 mg al giorno, mentre le diete ad alto contenuto di sodio includevano 5.500 mg di sale al giorno. Le diete comprendenti il formaggio includevano 170 grammi, circa quattro porzioni, di diversi tipi di formaggio al giorno.
Alla fine di ogni settimana di dieta, i partecipanti sono tornati in laboratorio per i test. I ricercatori hanno inserito minuscole fibre sotto la pelle dei partecipanti e applicato una piccola quantità di acetilcolina, un composto che segnala ai vasi sanguigni di rilassarsi. Esaminando come i vasi sanguigni di ciascun partecipante hanno reagito al farmaco, i ricercatori sono stati in grado di misurare la funzione dei vasi sanguigni.
Ai partecipanti è stata anche monitorata la pressione sanguigna e hanno dovuto fornire un campione di urina per assicurarsi di aver consumato la giusta quantità di sale durante la settimana.
“I partecipanti che seguivano la dieta ricca di sodio e senza formaggio, hanno visto la funzione dei propri vasi sanguigni agire allo stesso modo di chi ha fattori di rischio cardiovascolare piuttosto avanzati”, ha detto Alexander. “Ma quando i partecipanti consumavano la stessa quantità di sale e mangiavano formaggio come fonte di quel sale, quegli effetti venivano completamente evitati”.
I ricercatori hanno affermato che non è ancora possibile dire con certezza che gli effetti siano causati da uno specifico nutriente presente nel formaggio, ma i dati suggeriscono che gli antiossidanti presenti in questo alimento potrebbero essere un fattore importante.
“Il consumo di elevate quantità di sodio provoca un aumento delle molecole che sono dannose per la salute dei vasi sanguigni e la salute generale del cuore”, ha detto Alba. “Esistono prove scientifiche del fatto che i nutrienti a base di latte, in particolare i peptidi generati durante la digestione delle proteine del latte, hanno proprietà antiossidanti benefiche, il che significa che hanno la capacità di eliminare queste molecole ossidanti e quindi proteggere dai loro dannosi effetti fisiologici”.