Problemi intestinali dopo Natale? Sì a yogurt, vino, birra, noodles
28 Dicembre 2016 - di Silvia_Di_Pasquale
ROMA – Ti sei abbuffata a Natale e ora il tuo intestino ne risente? Un aiuto può arrivare da una dieta ricca di cibi fermentati. Il classico yogurt oppure formaggi stagionati, come gorgonzola e provolone, vino rosso, birra o cibi dal sapore più esotico, come i noodles e il tempeh, alimento ricavato dai semi di soia gialla, molto popolare in Indonesia e in altre nazioni del sud-est asiatico. Con una dieta ricca di alimenti fermentati si può favorire il benessere del microbiota, l’insieme di micro-organismi che compongono la flora batterica intestinale, il cui stato di salute è fondamentale per il funzionamento dell’intestino ma anche per mantenere alte le difese immunitarie.
A suggerirlo, anche in considerazione delle abbuffate natalizie e in vista del classico cenone di fine anno, alcune evidenze emerse al corso ECM FAD (Formazione a Distanza) dal titolo “Nutrizione e microbiota: c’è fermento”, realizzato per il personale medico-sanitario da Sanità in-Formazione e già online sulla piattaforma Consulcesi Club. I cibi fermentati – come emerso al corso, il cui responsabile scientifico è il dottor Andrea Pezzana, medico e docente dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, con il contributo di esperti come la professoressa Chiara Cordero, docente di Chimica degli Alimenti all’Università degli Studi di Torino e la dottoressa Michela Zanardi, specialista in Scienza dell’Alimentazione – da sempre alla base delle diete dichiarate patrimonio dell’umanità dall’Unesco come quella mediterranea, messicana e giapponese washoku, comportano una serie di benefici spesso poco conosciuti: favoriscono la digestione, prevengono le malattie infiammatorie, hanno un alto valore nutrizionale e depurano l’organismo (Ansa).