Proteine, quelle vegetali riducono il rischio di morte precoce
4 Agosto 2016 - di Mari
BOSTON – Più proteine vegetali nel piatto riducono i rischi di morte prematura. A promuovere le scelte di tanti vegetariani e vegani è uno studio dell’Harvard Medical School di Boston pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Jama Internal Medicine.
L’équipe di ricercatori guidata da Mingyang Song del Massachusetts General Hospital e della Harvard Medical School ha analizzato i dati di due grandi studi statunitensi che hanno monitorato i consumi alimentari attraverso questionari per 32 anni.
I ricercatori hanno esaminato il rischio di morte per tutte le cause, e per cause specifiche, in chi mangiava più proteine animali e in chi consumava più vegetali. Tra gli oltre 131mila partecipanti allo studio, 85(64,7%) erano donne, con un’età media di 49 anni. L’assunzione di proteine media, misurata come percentuale di calorie, è stata del 14% per le proteine animali e del 4% per quelle vegetali.
Dall’analisi dei dati è così emerso che ogni aumento del 10 per cento delle proteine animali sulle calorie totali è risultato associato a un rischio del 2 per cento più elevato di morte per tutte le cause e di un aumento dell’8 per cento per decessi causati da malattie cardiovascolari.
Al contrario, mangiare più proteine vegetali è stato associato a un rischio di morte del 10 per cento inferiore per tutte le cause, e questo per ogni incremento del 3 per cento sul totale delle calorie, con un calo del 12 per cento di pericolo di morte cardiovascolare.
Gli effetti negativi delle proteine animali in eccesso si sono visti soprattutto tra i volontari obesi o che bevevano molto. Allo stesso tempo proprio tra questi volontari hanno avuto un maggiore effetto benefico le proteine vegetali.