LONDRA – Un riposino può salvarti la vita. Bastano 6 minuti di pennichella pomeridiana per svegliarsi più attenti e freschi e con una maggiore memoria e produttività. Lo sostiene il professor Richard Wiseman, che ricorda alcuni gravi disastri causati proprio dalla privazione di sonno.
Per esempio l’incidente alla centrale nucleare di Chernobyl nel 1986, o quello alla piattaforma in Alaska della Exxon Valdez nel 1989, che distrusse l’habitat circostante. Chi aveva i comandi in quei momenti era stanco e quindi poco attento.
Ma se molti studi precedenti hanno dimostrato che l’ideale sarebbe dormire nove ore a notte, per avere elevati livelli di attenzione, il libro di Wiseman, “Night School” (in uscita il 27 marzo), sottolinea che bastano sei minuti di riposino per far riattivare al meglio il cervello.
Quando farlo? Il professore fornisce anche una tabella con tutti gli orari, stabiliti in base a quando uno si alza. Per esempio, se ci si sveglia alle 6 di mattina il sonnellino andrà fatto alle 13:30, se ci si alza alle 6:30 alle 13:45, e via dicendo.
Il professore dà anche un suggerimento, che si basa sul fatto che il sonno è naturalmente diviso in cicli da 90 minuti, a cui corrispondono le sue varie fasi. L’ideale, sottolinea Wiseman, sarebbe quindi svegliarsi al termine di una di queste fasi.
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