Risonanza al cervello per predire comportamenti e disturbi

Risonanza al cervello per predire comportamenti e disturbi

9 Gennaio 2015 - di Mari

BOSTON – Prevenire i problemi prima ancora che insorgano grazie all’imaging cerebrale, ovvero la risonanza magnetifca al cervello, in grado di notare in origine difficoltà come ritardo mentale, depressione o, persino, comportamenti criminali. E’ quanto sostengono alcuni ricercatori del Mit di Boston, Massachusetts Institute of Technology americano.

In base al loro studio, gli scienziati americani hanno suggerito l’idea che la risonanza al cervello possa aiutare a prevedere l’apprendimento futuro di un individuo, la sua tendenza a delinquere, i comportamenti relativi alla salute, la risposta ai farmaci.

Secondo loro, quindi, questa tecnologia potrebbe offrire l’opportunità di personalizzare sia pratiche educative che cliniche, facendo luce su comportamenti futuri che comprendono anche le prestazioni scolastiche o la tendenza ad abusare di alcol e droga.

I ricercatori, naturalmente, sono consapevoli delle eventuali implicazioni etiche e sociali generate da studi che tentano di prevedere il comportamento degli individui. Per questo, spiega uno degli autori, John Gabrieli,

“dovremo fare in modo che la conoscenza del comportamento futuro sia utilizzata per personalizzare le pratiche educative e mediche, e non per limitare il sostegno alle persone ad alto rischio di fallimento. Per esempio, invece di limitarsi a identificare gli individui che hanno più o meno probabilità di avere successo in un programma di educazione, queste informazioni potrebbero essere utilizzate per promuovere l’educazione differenziata per chi ha meno probabilità di successo con il programma di formazione standard”.

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