Sale, troppo uccide: è causa di 1,65 milioni di morti l’anno
8 Ottobre 2014 - di Mari
ROMA – Troppo sale uccide: è la causa di 1 milione e 650mila morti ogni anno nel mondo, persone che superano la dose massima raccomandata dall’Organizzazione mondiale della sanità (ovvero due grammi di sodio al giorno, pari ad un cucchiaino di tè), con gravi conseguenze per la salute cardiovascolare e non solo. Ad evidenziarlo è un maxi studio mondiale condotto dall’epidemiologo Dariuush Mozaffarian, prima alla Harvard University ed ora alla Tufts University, e pubblicato sul New England Journal of Medicine.
Gli esperti hanno analizzato i dati di 205 studi sul consumo di sodio in 187 Paesi. Hanno quindi stimato (in base ai test delle urine e ai questionari nutrizionali) un consumo di sodio medio nel mondo pari a quasi il doppio di quello raccomandato dall’Oms, con punte anche superiori a cinque grammi al giorno in Asia Centrale. Anche in Italia sono state registrate punte di 10 grammi al giorno, tra quello che si aggiunge ai cibi e quello che è naturalmente negli alimenti.
A quel punto i ricercatori hanno ipotizzato gli effetti di questi livelli di consumo di sale sulla pressione del sangue e sull‘ipertensione correlata al rischio cardiovascolare, infarto compreso. In base a tutti questi dati hanno calcolato che un milione e 650mila persone nel mondo ogni anno muoiono per cause cardiovascolari come un infarto legate all’eccessivo consumo di sale. E si tratta solo di una delle patologie causate dal sodio, che può portare anche a malattie renali.