ROMA – Un bonus a chi si iscrive in palestra. Lo chiede la Federazione dei medici sportivi, che definisce la sedentarietà una vera e propria malattia estremamente diffusa tra gli italiani: quattro connazionali su dieci, infatti, non praticano alcuna attività fisica. E anche tra chi lo fa solo un terzo pratica in maniera seria e continuativa. Eppure la sedentarietà fa più male del fumo, dicono gli esperti.
In un colloquio con Margherita De Bac del Corriere della Sera il presidente della Federazione, Maurizio Casasco, lancia una provocazione al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin:
“In epoca di bonus perché non riconoscerne uno per chi si iscrive in palestra? Attraverso il movimento si possono prevenire e correggere patologie gravi legate al sovrappeso. Dunque è un risparmio per il servizio pubblico sanitario. Un investimento”.
Il medico ricorda che
“la sedentarietà conduce verso una vecchiaia in cattiva salute. Un processo inesorabile alla luce delle ultime scoperte”.
Addirittura non fare mai attività fisica avrebbe un effetto peggiore del fumo sui telomeri, cioè le estremità dei nostri cromosomi che mantengono le informazioni necessarie al nostro Dna. Più si fa sport e più questi restano giovani. Nelle persone obese la mancanza di movimento può accorciare la vita di quasi nove anni rispetto a persone normopeso che fanno sport.
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