Soffrire di emicrania può essere spia dell’ictus ischemico
15 Giugno 2023 - di Claudia Montanari
Sia gli uomini che le donne che soffrono di emicrania hanno un rischio più elevato di avere un ictus ischemico. Per le donne, in particolare, l’emicrania è legata anche a una maggiore probabilità di avere un infarto miocardico e un ictus emorragico. Lo dimostra uno studio dell’Università di Aarhus, in Danimarca, pubblicato sulla rivista Plos Medicine, i cui risultati possono aiutare a riconoscere le persone più a rischio.
L’emicrania è una forma comune di mal di testa caratterizzata da forti e pulsanti dolori concentrati in un lato della testa, spesso accompagnati da nausea, sensibilità alla luce e al suono. Molti individui soffrono di emicrania senza sviluppare alcuna complicazione, ma secondo questo studio, ci potrebbe essere un legame tra questa condizione e il rischio di ictus ischemico.
Correlazione tra emicrania e ictus ischemico
“L’ictus cerebrale è la prima causa di disabilità nell’adulto e la terza causa di morte – sottolinea Giovanni Esposito, direttore della Uoc di Cardiologia, dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli e presidente della Società Italiana di Cardiologia Interventistica -. In Italia, vi sono circa 150.000 nuovi casi di ictus cerebrale l’anno, dei quali 4.200 colpiscono persone con meno di 45 anni e 10.000 con meno di 54 anni”.
Lo studio danese si è basato sull’analisi delle cartelle cliniche raccolte dal 1996 al 2018, relative a individui di età compresa tra 18 e 60 anni. I ricercatori hanno identificato gli uomini e le donne che soffrivano di emicrania in base ai dati sulle prescrizioni dei farmaci e hanno confrontato il loro rischio di infarto e ictus ischemico (dovuto a restringimento o occlusione di vasi che portano il sangue a cervello) ed emorragico (caratterizzato dalla rottura di vasi sanguigni) con quello delle persone della popolazione senza emicrania.
“L’analisi ha mostrato che sia gli uomini che le donne che soffrivano di emicrania avevano un maggior rischio di ictus ischemico – spiega Esposito -. In particolare, le donne che soffrivano di emicrania sono anche risultate a rischio più alto di infarto del miocardio e ictus emorragico. Poiché l’infarto miocardico e l’ictus possono causare disabilità per tutta la vita o addirittura la morte, aver individuato l’emicrania come possibile spia può aiutarci a riconoscere precocemente i soggetti più a rischio e a predisporre interventi e terapie preventive mirate”. E’ ancora poco chiara, invece, la ragione dell’associazione tra emicrania e malattie cardiovascolari.
“Potrebbero esserci legami con fattori genetici o fattori di rischio comuni, come ipertensione, obesità e fumo e uso di farmaci”, conclude Esposito.
Segnali d’allarme e prevenzione
Se si soffre di emicrania, è importante prestare attenzione a eventuali segnali d’allarme che potrebbero indicare un rischio aumentato di ictus ischemico. Alcuni di questi segnali includono un’emicrania improvvisa e intensa, diversa da quelle precedenti, una perdita improvvisa della vista o della sensibilità in una parte del corpo, difficoltà nel parlare o nel comprendere il linguaggio, vertigini e problemi di equilibrio.
Se si sperimenta uno o più di questi sintomi, è fondamentale cercare immediatamente assistenza medica. L’identificazione tempestiva dei segnali d’allarme può essere cruciale per prevenire un ictus ischemico o limitarne le conseguenze.