Sport estremo, attenzione: si può avvelenare il sangue
20 Giugno 2015 - di Mari
SYDNEY – Fare sport fa bene. Farne troppo può fare male, molto male. Può persino avvelenare il sangue. La scoperta arriva da uno studio dellUniversità di Monash, in Australia.
I ricercatori hanno osservato gli effetti dell’esercizio fisico estremo su chi lo fa, nello specifico sui corridori di una maratona di 24 ore, e hanno scoperto che simili prove di resistenza possono causare il rilascio di batteri intestinali nel flusso sanguigno, provocando gravi infezioni.
I ricercatori hanno prelevato ai maratoneti campioni di sangue prima e dopo la prova e li hanno comparati con quelli di un gruppo di controllo. , hanno dimostrato – ha spiegato Ricardo Costa, autore dello studio – che l‘esercizio fisico per un periodo di tempo prolungato provoca cambiamenti nella parete intestinale. In questo modo i batteri naturalmente presenti nell’intestino, noti come endotossine, vengono dispersi nel sangue. Questo poi innesca una risposta infiammatoria in tutto il corpo con gravi conseguenze per la salute.
Quasi tutti i partecipanti avevano marcatori del sangue identici ai pazienti ricoverati per avvelenamento. La causa sono le endotossine batteriche che si infiltrano nel sangue dopo un esercizio estremo, attivando le cellule immunitarie del corpo. Solo gli atleti ben allenati sviluppano una serie di meccanismi immunitari per contrastare la reazione infiammatoria del corpo senza effetti collaterali. Questo significa che risultano protetti contro l’eventuale avvelenamento del sangue.