Stress, ansia: con una notte insonne +30% sintomi
8 Novembre 2019 - di Silvia_Di_Pasquale
Una notte insonne può innescare un aumento del 30% dei livelli di ansia. Mentre un sonno profondo è in grado di ‘rigenerare’ un cervello ansioso e stressato. E’ quanto rileva una ricerca dell’Università della California di Berkeley, pubblicata sulla rivista Nature Human Behaviour. Una notte in cui si dorme bene stabilizza le emozioni, mentre una insonne può innescare un aumento del 30% dei livelli di ansia. Questo testimonia quanto sia importante questa fase della vita quotidiana, troppo spesso trascurata per fare le ore piccole o, in altri casi, per necessità. In ogni caso, bisogna correre ai ripari e non trascurarla.
I ricercatori hanno scoperto che il tipo di sonno più adatto a calmare un cervello ansioso è quello ad onde lente a movimento oculare non rapido (NREM), uno stato in cui le oscillazioni neuronali diventano altamente sincronizzate e frequenza cardiaca e pressione sanguigna calano.
Oltre a misurare la connessione ansia-sonno in 18 partecipanti alla ricerca, gli studiosi hanno replicato i risultati in un altro esperimento con altre 30 persone. In entrambi i casi, utilizzando una risonanza magnetica cerebrale e un esame chiamato polisonnografia per misurare e valutare il sonno, è stato evidenziato che coloro che dormivano di più durante la notte sperimentavano livelli più bassi di ansia il giorno successivo.
In più, è stato condotto uno sondaggio online in cui è stato chiesto a 280 persone di tutte le età come i livelli di sonno e ansia cambiassero nell’arco di quattro giorni consecutivi. I risultati hanno mostrato che la quantità e la qualità del sonno consentivano di prevedere i livelli di ansia il giorno successivo.
“Abbiamo identificato una nuova funzione del sonno profondo- evidenzia l’autore senior dello studio Matthew Walker – che riduce l’ansia durante la notte riorganizzando le connessioni nel cervello. Il sonno profondo sembra essere un ansiolitico naturale, a condizione di dormire bene e a sufficienza ogni notte”