Tartufo contro invecchiamento: antiossidanti per restar giovani
3 Novembre 2015 - di Mari
CAMPOBASSO – Rughe e vecchiaia, non solo creme costosissime, diete strettissime e stile di vita monastico. C’è una cura gustosa per mantenersi giovani e sani: il tartufo. Secondo uno studio dell’Università del Molise diretto dal professor Giovanni Scapagnini, direttore della rete internazionale dei Centri di Genetica, Nutrizione e Fitness per la salute degli Stati Uniti, il tartufo può essere un buon rimedio per invecchiare meglio.
Il tartufo, infatti, sia bianco che nero, è molto ricco di antiossidanti, che aiutano a combattere i radicali liberi. Inoltre ha proprietà elasticizzati che stimolano la produzione di collagene, una sostanza naturale che mantiene elastica e tonica la pelle. Il tartufo è anche molto ricco di minerali e aiuta la digestione.
“Spesso, ha spiegato Scapagnini, per motivi di costo e di pregio, il tartufo non viene valorizzato in termini salutistici, ma è una sostanza che, oltre ad essere molto buona, è anche estremamente salubre. L’odore che lo caratterizza è legato a composti che contengono zolfo, composti che hanno un impatto potentissimo nella regolazione del controllo dell’infiammazione e dello stress ossidativo, classici elementi, questi, che vanno a peggiorare durante l’invecchiamento e sono associati a tutte le patologie orribili che si legano all’età”.
L’unica controindicazione è per tutti coloro che hanno disturbi del fegato: mangiare tartufi, infatti, potrebbe affaticarli. Per tutti gli altri, invece, è consigliato.