Tumore ai testicoli, 5 regole per l’autopalpazione
23 Marzo 2015 - di Mari
MADRID – Autopalpazione non solo contro il tumore al seno, ma anche contro quello ai testicoli, e altre quattro mosse che possono permettere la autodiagnosi di questa neoplasia. L’importanza dell’autopalpazione anche per gli uomini è stata sottolineata dagli esperti durante il Congresso della Società Europea di Urologia (Eau 2015) di Madrid, che hanno individuato le cinque mosse salvavita per la diagnosi.
Come spiega Vincenzo Mirone, Segretario Generale della Società Italiana di Urologia (Siu),
“il tumore al testicolo è la neoplasia più comune nei giovani maschi con età compresa fra i 25 e i 49 anni, rappresentando circa l’1% del totale e il 3-10% di quelli che colpiscono l’apparato urogenitale maschile”.
Ma ecco quali sono le cinque regole degli esperti:
- Si avvolge il testicolo, prima uno e poi l’altro, nel palmo delle mani.
- Lo si esamina, facendolo ruotare accuratamente tra pollice e indice di entrambe le mani.
- Quindi la terza mossa, il sensibile ausilio delle dita che devono andare a caccia di noduli duri, gonfiori morbidi o tondeggianti o di qualsiasi altra anomalia, riferendone la presenza al medico.
- La quarta regola dell’autopalpazione è la periodicità della procedura, poiché per essere utile deve essere ripetuta mensilmente e dopo un bagno caldo, quando cioè il sacco scrotale è rilassato e meglio ispezionabile.
- C’è anche una quinta ulteriore condizione di efficacia: un inizio precoce della palpazione.