ROMA – Avere un figlio dopo il cancro al seno è possibile. Le ultime conferme, ci informa Vera Martinella sul Corriere della Sera, arrivano da uno studio italiano pubblicato sulla rivista scientifica Jama.
I ricercatori, guidati da Lucia Del Mastro, direttore dell’Unità Sviluppo Terapie Innovative al San Martino-Istituto Tumori di Genova e autrice degli studi salva-fertilità il cui valore è stato riconosciuto a livello mondiale, hanno seguito, tra il 2003 e il 2008, 281 donne in pre-menopausa (l’età media era 39 anni) con un tumore del seno candidate a chemioterapia.
Le donne erano state suddivise in due gruppi: ad un gruppo era stata somministrata, in aggiunta ai farmaci anticancro, la triptorelina, per salvaguardare la funzione delle ovaie. E, spiega Del Mastro,
“A diversi anni di distanza dalle terapie appare evidente che, rispetto alle donne curate con la sola chemioterapia, quelle che hanno ricevuto anche la cura ormonale con triptorelina hanno maggiori probabilità, sul lungo periodo, di recuperare la normale funzionalità delle ovaie. Il ritorno delle mestruazioni si è verificato nel 72,6 per cento delle pazienti sottoposte alla cura sperimentale e nel 64 di quelle che avevano fatto solo chemio. Inoltre nel primo gruppo abbiamo avuto otto gravidanze e nel secondo tre. Appare anche chiaro che questa strategia è sicura, ovvero non espone le pazienti a pericoli maggiori di ricaduta del tumore”.
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