Tumore al seno, Usa: “Troppe mammografie e troppo presto”
22 Ottobre 2015 - di Mari
NEW YORK – “Troppe mammografie e troppo presto”: la Società americana per la lotta contro il cancro (Acs, American Cancer Society) fa un passo indietro. E nelle sue nuove linee guida sottolinea che sarebbe opportuno iniziare gli esami di controllo per le donne non più a 40 anni ma a 45 anni.
Troppi i falsi positivi, secondo l’Acs, e troppi i trattamenti potenzialmente nocivi (come radioterapie, chemioterapie e interventi chirurgici veri e propri) a cui vengono sottoposte le donne per tumori ancora troppo piccoli per essere realmente nocivi o per masse che tumori non sono.
Proprio per questo motivo gli oncologi americani chiedono di posticipare l’inizio degli screening: a 40 anni il seno delle donne è ancora molto denso ed è molto più difficile individuare un tumore. Inoltre spesso le mammografie rendono evidente un piccolo tumore che andrà via da solo, o che non progredirà mai fino al punto da essere dannoso. Ma dal momento che i medici non possono prevederne l’andamento, li trattano tutti. Questo significa che alcune donne sono sottoposte a trattamenti potenzialmente nocivi quando magari il loro cancro non avrebbe causato alcun problema.
La Società oncologica americana mette sotto accusa l’utilità del test routinario di palpazione da parte dello specialista. Per gli esperti americani, un’attenta revisione critica della letteratura a disposizione dimostra che “la possibilità di trovare un tumore e salvare una vita è davvero molto basso”, spiega Otis Brawler, direttore medico dell’Acs.