Tumore al seno, dieta ricca di grassi nemica: +24% recidive
26 Ottobre 2018 - di Silvia_Di_Pasquale
ROMA – Tumore al seno, dieta ricca di grassi nemica: +24% recidive per il cancro alla mammella. Siamo anche ciò che mangiamo. Quante volte abbiamo sentito ripetere questa frase negli ultimi anni? Tante, soprattutto in riferimento al boom della vendita di cibo biologico, sempre più apprezzato dagli italiani. Per chi si trova in una fase di prevenzione terziaria, che mira a evitare il ritorno della malattia, lo stile di vita conta e non va trascurato. Lo assicurano gli oncologi in occasione del convegno nazionale ‘Carcinoma mammario, traguardi raggiunti e le nuove sfide’.
Come ricordano gli esperti, l’87% delle donne sconfigge questa malattia. Ma questo non basta, perché nella fase successiva è fondamentale porre attenzione su ciò che mangiamo e facciamo. Sono sufficienti 150 minuti di attività fisica a settimana (anche una camminata veloce o attività da giardinaggio) per ridurre del 25% la mortalità per tumore della mammella nelle pazienti che hanno già ricevuto la diagnosi rispetto alle sedentarie. Ingrassare anche solo 5 Kg può incrementare fino al 13% la mortalità per la neoplasia. Non tutte però mettono in pratica quanto consigliato dai medici e questo è un atteggiamento che va corretto. “La mancata adesione a semplici regole – sottolinea Stefania Gori, presidente dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) – rischia di vanificare gli importanti risultati ottenuti con terapie sempre più efficaci”.
Intanto si sta concretizzando la possibilità di creare una ‘Carta d’Identità terapeutica del paziente’ con le informazioni relative ai farmaci che una persona malata di cancro sta assumendo. Uno strumento nel quale siano indicati tutti i farmaci che assume il malato, per evitare così interazioni pericolose fra i diversi principi attivi e gli integratori. E’ questo l’obiettivo di ‘Patient DDi-ID‘, un progetto di ricerca tutto italiano, che prenderà il via nelle prossime settimane e coinvolgerà inizialmente 120 pazienti oncologici italiani. L’iniziativa è promossa dalla Fondazione per la Medicina Personalizzata. Il cancro “è una patologia sempre più cronica – afferma Paolo Marchetti, presidente della Fondazione e ordinario di Oncologia all’Università di Roma La Sapienza -. Sono in totale 3,4 milioni gli italiani che vivono dopo aver ricevuto una diagnosi di neoplasia e il loro numero è destinato a salire (…)”. Silvia Di Pasquale.