Tumore al seno, come fare correttamente l’autopalpazione

20 Marzo 2013 - di Mari

ROMA – Tumore al seno: la prima arma è la prevenzione. Si può iniziare da sole, a casa, e non costa nulla: basta fare l’autopalpazione. Fondamentale soprattutto dopo i 50 anni, dato che nell’80% dei casi questa neoplasia si presenta nelle donne che hanno superato quest’età. Ma occorre sapere come farla.

Prima di tutto bisogna ricordarsi che il seno cambia naturalmente in alcuni periodi della vita della donna, come durante la gravidanza, l’allattamento e la menopausa.

Detto questo, le donne in età fertile dovrebbero palparsi il seno ogni mese, meglio se il primo giorno del termine delle mestruazioni. L’esame va fatto guardandosi allo specchio con le braccia sollevate. Va osservata la forma del seno. Se si notano cambiamenti vanno subito comunicati al proprio medico.

Il modo migliore per notare eventuali diversità è guardare il seno di profilo con i muscoli in tensione. Si palpa con la mano opposta al lato del seno, premendo con un movimento circolare tutto l’organo fino all’ascella.

Importante è anche ricordare che il seno è il luogo in cui si formano non solo i noduli del tumore, ma anche quelli dovuti a mastiti, cioè infiammazioni, e mastopatie fibroadenomatose cistiche, che possono essere risolte anche senza un intervento chirurgico. In ogni caso, se notate qualunque stranezza che prima non c’era la prima cosa da fare è chiamare il medico.

 

 

Tags