Tumori, carne rossa scagionata. Ma attenzione alle grigliate…
8 Febbraio 2016 - di Mari
ROMA – Tumori e carni rosse, contrordine: la bistecca non aumenta il rischio di ammalarsi di cancro. A frenare sull’allarme lanciato alcune settimane fa dall’Organizzazione mondiale della sanità sono gli esperti dal Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare.
”Il rischio di tumore al colon, spiegano, è condizionato da un insieme di fattori, in particolare la cottura e la trasformazione delle carni”.
Certo, non bisogna mangiare troppa carne rossa. Ma non è quello che influisce particolarmente sul rischio di tumori. Sotto accusa resta invece la cottura: da limitare, in particolare, la griglia e le alte temperature.
E’ solo un primo parere scientifico, in attesa di un secondo in arrivo nei prossimi mesi, ma tanto basta per abbassare l’allarme sul nesso tra le carni rosse e il tumore al colon, dopo la pubblicazione nei mesi scorsi da parte della rivista “The Lancet – Onclogy” dell’abstract di una Monografia Iarc.
Il comitato suggerisce l’importanza di
“seguire un regime alimentare vario, ispirato al modello mediterraneo, riducendo grassi e proteine animali e assumendo costantemente cibi ricchi di vitamine e fibre. La carne, del resto, è una fonte di proteine e nutrienti”.
La Sezione del Cnsa raccomanda però di rinunciare ad un consumo eccessivo di carne rossa, sia fresca che trasformata, di ridurre i grassi e le proteine animali e di assumere costantemente di cibi ricchi di vitamine e fibre, come frutta, verdura e cereali integrali, “prestando particolare attenzione alle modalità di preparazione e cottura degli alimenti, limitando, in particolare, cotture alla griglia ad alte temperature e fritture”.