Tumori, nuovi medicinali più efficaci basati sulle mutazioni del Dna
3 Giugno 2015 - di Mari
CHICAGO – Combattere il cancro con dei farmaci non più basati sulla localizzazione delle neoplasie, ma sulle mutazioni genetiche delle cellule cancerose dei malati: è la nuova frontiera dell’oncologia.
NEgli Stati Uniti l’Istituto nazionale dei tumori (Nci) sta per far partire una trentina di sperimentazioni destinate a mettere a punto nuovi medicinali che puntino a delle terapie mirate alle variazioni al Dna in comune a diversi tipi di tumori. In questo modo un malato di cancro ai polmoni, per esempio, potrebbe trovarsi ad usare lo stesso farmaco di un malato di cancro ai reni.
Queste nuove tecnologie genetiche dovrebbero tra l’altro permettere lo sviluppo di farmaci efficaci in minor tempo, che potranno essere portati sul mercato in fretta, se i benefici verranno provati, e con l’approvazione della Food and drug administration (Fda).
“Siamo davvero di fronte ad un cambiamento epocale nell’approccio alla ricerca” contro i tumori, ha spiegato al Washington Post James Doroshow, direttore della divisione dei trattamenti sul cancro del Nci Usa. “Il progetto che sta per prendere il via è il più vasto, rigoroso e preciso esperimento oncologico su larga scala mai tentato”.
In ben 2.400 diversi ospedali sparsi negli Stati Uniti i ricercatori ‘arruoleranno’ centinaia di malati di tumore, analizzeranno la sequenza genetica delle neoplasie, e divideranno i pazienti oltre di 20 gruppi sottoposti a test di diverse sostanze. Ogni team avrà non più di 35 pazienti. I test partiranno il primo luglio. Gli scienziati pianificano di seguire i pazienti per anni.