LONDRA – Un collirio per curare la cheratite neurotrofica: è quello messo a punto dai ricercatori di Anabasis, gruppo Dompé, grazie al Nerve Growth Factor identificato dal premio Nobel Rita Levi Montalcini. La cheratite neurotrofica è una malattia rara ma che mette a rischio la vista. Entro due anni, però, spiega Giuseppe Del Bello su Repubblica, chi ne soffre potrebbe guarire grazie ad un collirio a base di NGF.
Spiega Del Bello:
“All’EuCornea congress, che si è appena concluso a Londra, sono stati presentati i risultati della fase I dello studio “Reparo” in corso. La ricerca ha esaminato 18 soggetti (in 9 Paesi) distribuiti in due gruppi e affetti da cheratite neurotrofica monolaterale, con lesioni epiteliali e con ulcera corneale. Per ora, sono state valutate, con esito positivo, sicurezza e tollerabilità, mentre la fase II servirà a confermare la guarigione completa della lesione corneale. Si parla di conferma, perché già i primi riscontri hanno dimostrato l’effetto curativo”.
La cheratite neurotrofica comporta un danno progressivo della cornea che può sfociare anche nella perforazione e nella perdita della vista. A causarla può essere una infezione erpetica (Zoster o Simplex), il diabete e l’abuso di farmaci locali. Con questo collirio, già ora è possibile intervenire sulla denervazione della cornea, trattando un danno dei nervi. Presto, probabilmente, si potrà guarire completamente la lesione corneale, stimolando la reinnervazione.
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