Salute

Una porzione di verdure a foglia al dì può ridurre il rischio di demenza

Anche solo una porzione di verdure a foglia verde al giorno può ridurre il rischio di demenza. Lo evidenzia uno studio pubblicato su Neurology. Le scansioni hanno mostrato che gli anziani che mangiano verdure hanno livelli più bassi di placche legate all’Alzheimer e hanno cervelli di quattro anni più giovani dei loro coetanei.

Come è stato svolto lo studio

I ricercatori hanno esaminato 581 persone in media di 84 anni, che hanno accettato di donare il proprio cervello alla morte per far progredire la ricerca sulla demenza. Le persone coinvolte nella ricerca sono morte in media sette anni dopo l’inizio dello studio. Poco prima della morte, al 39% era stata diagnosticata la demenza.

Durante un esame post mortem, i ricercatori hanno esaminato i loro cervelli per determinare la quantità di placche amiloidi e grovigli di tau. Entrambi si trovano nel cervello delle persone con malattia di Alzheimer, ma possono anche essere trovati nel cervello delle persone anziane con cognizione normale.

I ricercatori hanno quindi esaminato i questionari alimentari raccolti e classificato la qualità della dieta per ogni persona. Hanno ricevuto punteggi in base a quanto rigorosamente hanno rispettato una dieta mediterranea, che dà la priorità a verdure a foglia verde come spinaci, cavoli e altre verdure.

Gli scienziati hanno scoperto che le persone che seguivano una dieta ricca di verdure ottenevano un punto in più e avevano la stessa quantità di placca nel cervello delle persone che avevano 4,25 anni in meno. Quelli che hanno ottenuto il punteggio più alto per la dieta mediterranea avevano quantità medie di placca e groviglio nel cervello simili a quelle di 18 anni più giovani rispetto alle persone che hanno ottenuto il punteggio più basso.

Il commento dell’esperto

Il dottor Puja Agarwal, autore dello studio, ha specificato che è stata trovata solo un’associazione tra una dieta specifica e meno placche legate alla demenza. Non è stata stabilita una relazione di causa ed effetto. Ha detto: “Sebbene la nostra ricerca non dimostri che una dieta sana abbia portato a un minor numero di depositi cerebrali di placche amiloidi, noto anche come indicatore del morbo di Alzheimer, sappiamo che seguire la MIND e la dieta mediterranea può essere un modo con cui le persone proteggono la salute del loro cervello e la cognizione mentre invecchiano. Sono necessari studi futuri per stabilire ulteriormente le nostre scoperte”. Fonte: Daily Mail.

Silvia_Di_Pasquale

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