Una proteina difende il cervello femminile dai tumori
4 Agosto 2014 - di aavico
ROMA – La proteina associata al ridotto rischio di cancro è molto meno attiva nelle cellule cerebrali degli uomini che in quelle delle donne. Per questo, alcuni tumori cerebrali come i glioblastomi sono più comuni e aggressivi tra i primi che tra le seconde. A dirlo sono i ricercatori della Washington University di St. Louis, nel Missouri, in uno studio pubblicato su ‘The Journal of Clinical Investigation’, i cui risultati potranno aiutare nel trattamento dei pazienti e nell’identificare i soggetti a rischio.
Esperimenti su un modello di cellule di glioblastoma hanno confermato che i tumori crescono più rapidamente e più frequentemente da cellule cerebrali maschili che femminili. Per cercare di determinare i meccanismi alla base di questo, i ricercatori hanno analizzato tre geni – neurofibromin, p53 e RB – che normalmente limitano lo sviluppo del tumore, scoprendo che la proteina retinoblastoma (RB) aveva una probabilità molto più alta di essere inattiva nelle cellule cerebrali maschili che in quelle femminili. Inoltre, disattivandola in cellule cerebrali femminili, le si rendevano altrettanto suscettibili al cancro rispetto a quelle maschili. I ricercatori stanno ora tentando di innescare gli effetti anti-tumorali della proteina nella speranza di prolungare la sopravvivenza dei malati di cancro.
“Conoscere di più sul perché i tassi di cancro differiscono tra maschi e femmine ci aiuterà a capire i meccanismi di base della malattia, cercare terapie più efficaci ed eseguire studi clinici più informativi”, spiega il coordinatore della ricerca Joshua Rubin aggiungendo che ci sono altri tumori, come alcuni tipi di cancro del fegato, che sono più comuni negli uomini rispetto alle donne. Inoltre lo studio potrebbe indurre a un cambio di nell’approccio scientifico alla ricerca. “Negli studi clinici, in genere, – sottolinea – esaminiamo dati di pazienti di sesso maschile e femminile insieme, mascherando così risposte positive o negative che sono limitate ad un sesso”.