Flavia Pennetta vince US Open di Tennis e annuncia: “Mi ritiro”
13 Settembre 2015 - di Claudia Montanari
NEW YORK – Flavia Pennetta vince US Open di Tennis e annuncia: “Mi ritiro“. Un colpo di scena dietro l’altro agli US Open di Tennis. Prima la Pennetta che batte la numero due al mondo Simona Halep e vola in finale, poi una incredibile Vinci che batte una ancora più temibile Serena Williams. Una finale tutta italiana che viene disputata sotto gli occhi di un orgoglioso Matteo Renzi, la vittoria di una fenomenale Pennetta e l’annuncio finale: Flavia si ritira.
“Fantastico vincere gli Us Open in questo modo, ed è per questo che ho deciso di ritirarmi all’apice della carriera”. Poi la precisazione: “Non è il mio ultimo match: chiudo ma a fine anno”.
Un finale davvero da favola non solo per Flavia. La sua avversaria, collega, nonché amica di una vita Roberta Vinci sorride, è felice per un secondo posto importante e per una bellissima finale disputata. C’è aria di festa, di solidarietà, c’è aria di sport:
“Chi comincia a fare sport, vuole essere un numero uni ma non avrei mai pensato all’inizio del torneo di arrivare così lontano. È un’emozione imprevedibile” ha detto la Pennetta. Poi una dedica alla Vinci: “Probabilmente il primo match contro lo abbiamo giocato a 9 anni… Bellissimo giocare contro una vera amica che ha giocato un grande tennis”.
” Cercheremo di farla ricredere”. E’ il commento a caldo di Oronzo Pennetta, il padre di Flavia, giunto al ct Brindisi con la moglie Concita appena dopo la fine della partita per il bagno di folla. “Quell’annuncio ci ha gelati. Siamo rimasti un po’ così, contenti per questa impresa straordinaria ma delusi per il ritiro. Cercheremo di convincerla a continuare a giocare. Non è così che deve chiudere la carriera. Aveva detto che lo avrebbe fatto, ma se fosse piombata al cinquantesimo posto nel ranking. Non dopo una vittoria di questa portata”. Più contenuta Conchita: “Non sono ancora riuscita a sentirla. Siamo felici. Se ne parlava di un ritiro, ma anche noi eravamo impreparati. Credo che però sia stata una scelta dovuta alla consapevolezza che questo è il punto più alto della sua carriera”.