Yelena Isinbayeva: “Bene legge antigay in Russia”. Poi ci ripensa
17 Agosto 2013 - di aavico
MOSCA – ”Io sono a favore delle regole sui gay”. Yelena Isinbayeva, campionessa russa dell’asta e volto simbolo ai Mondiali di atletica, va contro gli atleti che criticano le leggi anti-promozione dell’omosessualità. ”Noi russi siamo normali, i ragazzi con le donne e le ragazze con gli uomini. Rispettate le nostre leggi”.
”Forse siamo un popolo diverso da quello di altri paesi – ha detto in un’affollata conferenza stampa la primatista mondiale dell’asta – ma abbiamo le nostre leggi e vogliamo che gli altri le rispettino, perchè noi all’estero lo facciamo. Ci consideriamo gente normale, viviamo ragazzi con le donne, e le ragazze con gli uomini. Questo deriva dalla storia”.
”La protesta della Green-Tregaro è una mancanza di rispetto a noi russi”, ha aggiunto Isinbayeva riferendosi all’arcobaleno dipinto sulle unghie da parte della svedese, in segno di protesta contro la legge al centro delle polemiche. ”Spero che queste discussioni non incidano sui prossimi Giochi invernali di Sochi”. Poi l’atleta è salita sul podio dello stadio di Mosca, per ricevere l’oro dell’asta vinto ieri. E lo stadio l’ha acclamata, mentre lei urlava di gioia e salutava i suoi tifosi.
”Sono contro ogni ipotesi di boicottaggio per Sochi, e mi dispiace che sia nata una polemica nella quale gli atleti non dovevano essere trascinati: noi non impediamo agli atleti di partecipare ai Giochi, anche se hanno relazioni non tradizionali”. La legge approvata a giugno, che vieta diffusione,promozione e pubblicità dell’omosessualità, aveva provocato la protesta di diversi atleti e una richiesta di chiarimenti da parte del Cio, il comitato olimpico internazionale. “It doesn’t matter because… we don’t care about nation”.
La campionessa russa del salto con l’asta, poi ci ha ripensato e, a proposito dei gay dice: “Sono contraria ad ogni discriminazione”. La saltatrice ha detto di “non essere stata capita” a proposito delle sue dichiarazioni in appoggio alla legge voluta da Vladimir Putin contro gli omosessuali.