Hipster addio: nel Regno Unito non fanno più tendenza
23 Giugno 2014 - di Silvia_Di_Pasquale
LONDRA – Hipster: in principio erano alternativi, contro corrente e non convenzionali. Oggi invece l’Inghilterra sembra non sopportarli più. Troppo costruiti, troppo omologati nel loro tentativo di essere fuori dagli schemi. Detto in altre parole, non sono più di moda, perché di fatto, ci erano entrati con tutte le scarpe, anzi con tutti i mocassini.
C’è chi si è fatto crescere la barba, chi ormai ha nell’armadio solo camicie rosse vintage a quadri, chi indossa prettamente occhiali alla John Lennon, skinny jeans e t-shirt bianca, dalle quali fuoriescono tatuaggi colorati. Bevono i loro drink nei vasetti di marmellata e partecipano alle feste organizzate generalmente in luoghi periferici.
Mantenendo vivo il perfetto contrasto tra vintage e tecnologia, il vero hipster non può fare a meno della sua bicicletta e dell’immancabile Iphone con cui condividere la propria vita sui social network. Ora però nella capitale britannica c’è chi li considera tutto tranne che alternativi, al punto da etichettarli come “modaglioli” e ossessivamente attenti al guardaroba, il contrario di ciò che avrebbero voluto essere.
Chris Sanderson, futurologo e co-fondatore dell’agenzia “The Future Laboratory“, pensa che “l’Hipster è morto nel momento in cui abbiamo iniziato a chiamarlo hipster”, inoltre “la parola stessa, non ha più lo stesso significato”. Quando infatti gli Hipster sono diventati un “fenomeno”, è venuto meno il loro tentativo di originalità.
“Esistono due tipi di hipster in circolazione», ha detto. «Quelli contemporanei, con le barbe che tanto odiamo, e i proto-hipster, quelli reali». Ma è difficile, se non impossibile, distinguerli. Il loro futuro? Per Sanderson “si riesamineranno. Ci sarà una riflessione sugli skinny jeans. Prenderanno forza dei modelli femminili più forti, mentre gli uomini continueranno a sviluppare un look sempre più macho, fino a diventare quasi una caricatura, per rinforzare l’identità maschile diventata più debole in società”.