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Tiffany, calo degli utili del 23%: abbassa gli obiettivi annui

1 Dicembre 2012 - di Claudia Montanari

ROMA – In tempo di crisi la colazione non è tanto spesso da Tiffany. A quanto sembra, infatti, uno dei gioiellieri americani più famosi al mondo ha dovuto abbassare ancora una volta i suoi obiettivi annui dopo aver visto utili e ricavi trimestrali al di sotto delle attese ben del 23% nel terzo trimestre,

Il gioielliere ha dichiarato di avere chiuso il terzo trimestre con le vendite nette che hanno mostrato una crescita del 4% a 853 milioni di dollari (656 milioni di euro circa), mentre i profitti sono scesi del 30% a 63 milioni di dollari (circa 48 milioni di euro), ovvero 49 centesimi per azione, contro i 90 milioni, ovvero 70 centesimi, registrati un anno fa.

A dati costanti, l’attività del gruppo è aumentata solamente dell’1% in questi tre mesi. “Tre mesi fa avevamo anticipato che i risultati del terzo trimestre sarebbero stati influenzati dal perdurare delle difficoltà economiche di numerosi mercati, oltre che dalla base di comparazione elevata”, visto che il terzo trimestre 2011 era stato molto buono, ha ricordato il PDG Michael Kowalski, citato nella nota. “Ma il margine lordo è stato inferiore a quello che ci aspettavamo e il tax rate è stato maggiore del previsto”.

Il gruppo ha motivato il calo della redditività con il prezzo alto dei diamanti e dei metalli preziosi, unito a un “mix di prodotti” meno favorevole, con la sua clientela che si è rivolta, causa crisi, verso dei prodotti meno costosi. 
Sulla totalità dell’esercizio, che termina a fine gennaio, Tiffany punta ora su un utile netto compreso tra i 409 e i 435 milioni di dollari. Era stato di 235,5 milioni di dollari sui primi nove mesi.

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