Intervistata da Luca Dondoni, Violetta si racconta:
“Violetta, ora è tornata a Reggio Emilia dove vive con il papà disegnatore di fumetti e la mamma avvocato. Cosa ha trovato di cambiato attorno a lei?
«Papà e mamma mi hanno seguita e sostenuta sin dall’inizio e gli amici mi hanno trovata esattamente identica a come ero quando li ho lasciati. Anzi, sono stati loro a farmi notare che anch’io non sono cambiata. L’unico problema è stata la scuola. Per le troppe assenze ho dovuto abbandonare il quarto anno di liceo linguistico anche se recupererò presto perché il diploma lo voglio a tutti i costi».In tanti, vedendola accompagnarsi con l’ukulele, si sono chiesti come sia nata la passione per uno strumento che sembra un giocattolo.
«Me lo regalò un ragazzo che lo suona per professione e due estati fa mi chiese di cantare su alcune sue composizioni. Le canzoni vennero bene e mi ringraziò comprandomi il suo strumento preferito. Da allora non l’ho più lasciato».Folk, blues, country sono i suoi generi anche se non troppo popolari nel nostro Paese. Non le sembra di aver scelto la strada più difficile?
«Per niente. Grazie a mio padre, che ne è appassionato, ascolto quella musica da quando sono piccolissima e anche se ascolto di tutto sono quelli i generi di riferimento. A me piace il pop e, giusto per ritirarlo in ballo, l’ukulele è uno degli strumenti più pop che conosca».A quando il suo prossimo pezzo inedito o un album?
«Presto, prima dell’estate, probabilmente a primavera inoltrata. Ho appena firmato con la Sony e c’è gente che si sta occupando di me valutando pezzi e scegliendo i musicisti».Non è troppo in là? Sanremo incombe.
«Non voglio rimanere per tutta la vita legata a X Factor e, anzi, mi fa piacere che passi un po’ di tempo prima dell’uscita del mio album. Quando sarà tutto pronto proverò a propormi. Se la gente apprezzerà avrò raggiunto il mio obiettivo: fare musica per vivere».