Gerry Scotti: "A 60 anni potrei ritirami. Prima? Condurre Le Iene"
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Gerry Scotti: “A 60 anni potrei ritirami. Prima? Condurre Le Iene”

26 Settembre 2013 - di Claudia Montanari

ROMA – 30 anni di carriera, tanti successi e… qualche sassolino tolto dalle scarpe. Gerry Scotti si confessa in una intervista a “Il Giornale” e racconta se stesso. Ad iniziare dalla sua carriera in Mediaset, che dura ormai da 30 anni:

“Ce ne siamo accorti solo io e lei (l’intervistatore Paolo Scotti, ndr). Il  classico orologio con dietro scritto “grazie” non è arrivato. Vabbè: non  è più tempo di bandiere. Ormai, a meritare l’onore della maglia, è  rimasto solo Totti“.

Eppure, il conduttore non si dice dispiaciuto del fatto che nemmeno in Mediaset si siano ricordati della rara ricorrenza:

“Dico solo che è più facile ricordarsi delle ricorrenze al­trui che delle proprie”.

Da sempre considerato uno dei conduttori più simpatici di Mediaset, nella sua carriera ha collezionato moltissimi successi. Come “La Corrida“, programma che adesso rivede in “Italia’s got talent”:

“Praticamente lo stes­so programma, ma con due lin­guaggi opposti. Da una parte la sagra popolare, con lo scemo del paese e il“vieni avanti e fac­ce ride”. Dall’altra lo spettacolo moderno e veloce: così veloce che in appena mezz’ora una no­vità ha finito d’essere una novi­tà. Basti dire che in tre ore di Cor­rida presentavamo 10 concor­renti. Mentre in tre di Italia’s Got Talentn e vediamo almeno quarantacinque”

Confermato, poi, il “gioco delle parti” nel programma di Italia’s got talent, in cui Scotti rappresenta il giudice “buono”, Rudy Zerbi il “cattivo”, Maria De Filippi la “super partes”:
“Ammetto che, dopo  quattro edizioni, siamo un po’ ai clichè. Sì: talvolta Rudy Zerbi fa  Rudy Zerbi e io faccio Gerry Scotti… Ma è ciò che il pubblico si  aspetta. E garantisco che non c’è copione: siamo comunque e sempre noi  stessi”.

Gerry Scotti parla anche in merito alle accuse ricevute, spesse volte, di sfruttare i minori in tv con il programma “Io Canto” e spiega:

“Ormai i piccoli sono sempre più  protagonisti, in tutti i campi. A 14 anni vincono le Olimpiadi, a 18  alzano la Coppa del Mondo, a 21 guidano la Formula Uno. E se vuoi far  parte del mondo dello spettacolo devi entrarci il prima possibile.  Altrimenti sei fuori dal gioco”.

I suoi figli in tv a partecipare a “Io Canto”? Il presentatore ci scherza su:

“Sono sincero. All’inizio avrei qualche perplessità. Ma poi, vedendo in tv Gerry Scotti, ce lo manderei“.

Scotti smentisce anche le voci secondo cui sarebbe stato chiamato a condurre Miss Italia:

Per fortuna. Sarebbe stata una gatta che non  avrei avuto nessuna voglia di pelare. Io questa demonizzazione di Miss  Italia da parte degli intellettuali proprio non la capisco. La dignità  della donna è messa in pericolo da ben altro. Per questo la candidatura  di un intellettuale come Sergio Castellitto mi ha stupito. Sarebbe come  passare dalla sagra dell’uva di Miradolo Terme al Festival di Bertolt  Brecht. Forse ci vorrebbe qualche passaggio intermedio”.

Gerry confessa anche un debole per il programma “Le Iene“:

“Fra le sfaccettature del mio carattere ce  n’è uno poco noto. L’irriverenza. In radio lo praticavo, in tv è rimasto  celato. Io sono perbene, non perbenista. Così penso che si possa essere  come Piero Chiambretti che è irriverente ma certamente anche perbene.  Così Gerry Scotti alle Iene sarebbe un’operazione alla Quentin  Tarantino. Divertente, senza contraddire il personaggio”.

Infine, in merito alle voci secondo cui, compiuti i 60 anni -quindi tra 4 anni- potrebbe decidere di ritirarsi dalla tv, conferma:

Dichiarazioni che confer­mo. Facciamo due conti. Ho ini­ziato a 26 anni, lavoro da 30, i soldi li ho guadagnati, le mie soddisfazioni me le sono tolte. Certo: potrei fare smettere di fa­re il conduttore a 60, ma fare qualunque altra cosa fino ad 80. Quel che conta è che, visto che sono stati gli altri a decidere quando farmi cominciare que­sto mestiere, sia io a decidere io quando smettere»”.

 

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