Megan Fox realizzata da una intelligenza artificiale
L’Intelligenza Artificiale sta aprendo a tanti settori un mondo di possibilità, ma anche di rischi. La piattaforma streaming europea arte.tv dedica una collezione di documentari alla nuova frontiera della tecnologia e si interroga su quale sia il modo migliore per usarla.
Per molto tempo, la letteratura e il cinema hanno immaginato una società dominata dalla tecnologia, in cui i robot arrivano a sostituirsi agli esseri umani. Con l’avvento dell’Intelligenza Artificiale, nota anche come IA o AI, quel mondo fatto di pura finzione potrebbe non essere troppo lontano.
Analizzando teoria, metodi e tecniche di prestazioni che finora sono sempre state appannaggio dell’intelligenza umana, l’Intelligenza Artificiale trova sempre più spazio in diversi ambiti e, se da un lato schiude un mondo di nuove opportunità, dall’altro non mancano i rischi e le preoccupazioni, espresse anche da nomi illustri della scienza.
Il fisico e cosmologo Stephen Hawking, per esempio, anni fa l’ha definita “una minaccia per l’umanità”, mentre il “padrino dell’AI”, Geoffrey Hinton, ha di recente lasciato il colosso Google mettendo in guardia sui “grossi pericoli” ai quali potrebbe portare il suo utilizzo.
Per approfondire il tema, la piattaforma di streaming europea arte.tv presenta una nuova collezione di documentari intitolata Intelligenza Artificiale – Manna dal cielo o maledizione?, una serie attraverso la quale provare a rispondere ad alcuni interrogativi: le macchine, ormai sempre più sofisticate, saranno in grado di provare emozioni o creare opere d’arte? È possibile delegare ai robot anche le questioni più intime?
I titoli sono fruibili gratuitamente, con sottotitoli in italiano, sul sito arte.tv/it o sulle app della piattaforma disponibili per smart TV, Fire TV, Apple TV e dispositivi mobili.
La perdita di posti di lavoro è una delle paure connesse al crescente utilizzo delle macchine nelle catene di produzione delle grandi aziende. Uno studio del World Economic Forum ha previsto che, entro il 2025, robot e intelligenza artificiale svolgeranno più compiti degli esseri umani. Il documentario I robot ci renderanno tutti disoccupati? racconta quanto ci sia di vero in queste previsioni.
In ogni decisione da prendere entrano in gioco i pregiudizi: che si tratti dell’assegnazione di un posto di lavoro, della concessione di un prestito o dall’emissione di una condanna, razionalità e disinteresse sono alla base di un’incertezza tutta umana. Nel documentario I computer hanno dei pregiudizi? si ventila la possibilità di affidare le scelte più importanti all’Intelligenza Artificiale.
Non solo strumento di comunicazione, ma anche elemento di dominio politico e sociale: dalla Cina imperiale all’Europa, in cui regna l’inglese, la lingua è un elemento di interazione, ma in passato è stata anche segno di appartenenza all’élite. Nel documentario Le lingue al tempo dell’Intelligenza Artificiale, la linguista Stefanie Ullmann, l’ingegnere Omolabake Adenle e il filosofo Marc Crépon illustrano come quest’ultima stia ridisegnando anche il panorama linguistico.
Nell’era in cui i Big Data regolano ogni aspetto della vita quotidiana delle persone (dallo shopping all’identificazione per fini burocratici), la medicina è l’unico settore che sembra essere rimasto un passo indietro; come informatizzarla? A provare a rispondere alla domanda è il documentario Algoritmi: come usarli per le cure mediche?, che riflette sul ruolo che potrebbero giocare gli algoritmi per curare l’organismo umano.
Oltre 20 milioni di persone hanno scaricato un’app che consente di creare il proprio avatar tramite l’intelligenza artificiale. Una risorsa popolare, ma controversa, analizzata da Sonia DeVillers in L’Intelligenza Artificiale, il mio avatar e io.
Facendo una rapida ricerca su come pulire la muffa in bagno, ci si ritrova immediatamente in un vortice di spugne, bigodini e centrini a scacchi. La serie Donne e algoritmi racconta come, a causa di una combinazione di algoritmi, certi contenuti siano ancora sorprendentemente indirizzati solo alle donne.
L’Intelligenza Artificiale è in grado di realizzare anche un dipinto: truffa o svolta nella storia dell’arte? In Arte e Intelligenza Artificiale si racconta il caso di Théâtre d’opéra spatial, opera realizzata dall’americano Jason Allen grazie a Midjourney, un programma accessibile a tutti. Nel 2022, alla Colorado State Fair, l’opera ha vinto il primo premio nella categoria ‘Digital Art’, accendendo il dibattito sulla paternità e i meriti del suo autore.
Il documentario L’etica delle auto senza pilota si apre con le immagini del “dilemma del carrello ferroviario”: meglio lasciar morire 5 persone o scegliere di ucciderne solo una? Una domanda filosofica da rivolgere alle auto a guida autonoma: dovrebbero seguire una morale? E, se sì, quale?
Il progresso tecnologico costringe a interrogarsi sulle reali potenzialità delle macchine: forse un computer è in grado di imitare, ma non di imparare. Ma, se così fosse, sarebbe in grado di amare? In Riconnessioni, il ricercatore Tarek Besold indaga su questa possibilità, cercando di capire se uno smartphone possa davvero innamorarsi di un essere umano.
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