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Ecco come parlare italiano gesticolando VIDEO

ROMA – Sergio Solazzo è una guida turistica italiana. in un divertente video postato su YouTube spiega ad alcuni turisti americani tutti i diversi gesti delle mani che gli italiani utilizzano ogni giorno durante una conversazione.

Il video è stato ripreso da varie testate statunitensi che hanno premiato la guida per sua ottima capacità della guida di spiegare come noi italiani riusciamo a condensare in un semplice gesto concetti complessi. Non si conosce il luogo dove sia stato girato il video: l’unica cosa che si conosce è la data di programmazione del filmato che corrisponde a venerdì 29 aprile.

Come scrive Wikipedia

“Il linguaggio del corpo fa parte della comunicazione non verbale. In quest’ambito si interpretano, ai fini dell’interazione sociale, postura, gesti, movimenti, espressioni e mimica che accompagnano o meno la parola rendendo la comunicazione umana più marcata, ancora più chiara e comunicativa. Attraverso il linguaggio del corpo si riesce a conoscere l’individuo nella sua interezza ed interiorità, sia che si usino o meno alcuni gesti o che si compiano determinati movimenti. La mimica, in generale, rivela i pensieri e le intuizioni altrui più delle parole (…)”.

“Il linguaggio del corpo è costituito anche da gesti che si differiscono da cultura a cultura e da gesti che cambiano con l’evolversi dell’età dell’uomo. I gesti che variano da cultura a cultura sono quei gesti che col tempo sono diventati come una sorta di esperanto, ma che in alcune culture assumono un significato diverso. Il segno dell'”OK”, ha assunto col tempo il significato di Okay, “tutto bene”, in tutti i paesi di lingua inglese, in Europa e in Asia, tuttavia permangono alcune zone come ad esempio la Francia in cui il segno “OK” assume il significato di “zero” o “niente”. Ha infatti origine da un segnale che al termine di uno scontro di guerra serviva a comunicare a distanza “zero kills”cioè “zero uccisioni”; in Giappone vuol dire “soldi”. Il pollice in su, in Australia, Inghilterra e Nuova Zelanda ha più di un significato, vuol dire: Ok, segnale di autostop o insulto, mentre in Grecia è prevalentemente usato in senso dispregiativo”.

“Il segno della “V”, è stato diffuso durante la Seconda Guerra Mondiale da Winston Churchill in segno di “vittoria”, mentre in alcuni paesi europei tale segno indica il numero due, mentre in altri è un segno di offesa. Ci sono poi gesti che si modificano con l’evolversi dell’età dell’uomo, ne è un esempio il gesto fatto da un bambino che dice una bugia, tendendo a coprire la bocca con le mani; nell’adolescente il gesto cambia, la mano sfiora con le dita la bocca; nell’adulto il gesto diventa più evoluto e raffinato la mano infatti, sfiora il naso. Il linguaggio del corpo ha una propria grammatica pertanto va letto e interpretato rispettando tutta una sintassi composta da parole, frasi e punteggiatura”.

lbriotti

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