Eva Riccobono nello spot “Anche io credevo fosse amore” contro violenza su donne
21 Novembre 2014 - di lbriotti
ROMA – Valentina Pitzalis ha deciso di prestare il suo volto per lo spot “Anche io credevo fosse amore” voluto dall’associazione Fare x bene onlus che mira a raccogliere fondi per progetti di accoglienza, assistenza legale e assistenza alle donne vittime di violenza e abusi.
Lo spot vede come protagonista la modella siciliana Eva Riccobono: la colonna sonora è “Nessuno mi può giudicare” di Caterina Caselli e racconta a suo modo la storia delle donne che come la Pitzalis o Lucia Annibale hanno visto l’amore trasformarsi in odio feroce.
La prima ha avuto il volto devastato dal cherosene che il marito le ha lanciato addosso per poi darle fuoco morendo lui stesso tra le fiamme. La seconda è stata invece sfigurata dall’acido che le ha gettato addosso l’ex fidanzato Luca Varani condannato ora a 20 anni di reclusione.
Con Valentina si sono messi in gioco il regista Federico Brugia, grande nome della moda e della pubblicità, la Riccobono e grandi marchi di moda che hanno contribuito a creare questo piccolo film che dalle immagini patinate della “donna perfetta” che dalla perfezione scivola nell’incubo. Per saperne di più, l’hastag su Twitter è #credevofosseamore.