Giancarlo Cerrelli: “Io censurato in Rai, dovevo parlare di omosessualità”
8 Novembre 2013 - di aavico
ROMA – Giancarlo Cerrelli è convinto che qualcuno in Rai lo abbia censurato. Il vicepresidente Unione Giuristi Cattolici Italiani ha svelato che la sua prevista partecipazione a Domenica In, nell’ultima puntata trasmessa, è saltata 48 ore prima della diretta e sospetta che questo sia dovuto al fatto che “sapevano che avrei parlato di ciò che sta dietro questa esplosione dell’omosessualità”.
Cerrelli nello scorso agosto a UnoMattina Estate, spiegò che l’omosessualità è “un disagio e un disordine” da curare attaccando la legge contro l’omofobia. Ne seguirono inevitabili polemiche, che coinvolsero anche partiti politici come Sel e M5s che protestarono per le particolari teorie del cattolicoespresse sulla tv pubblica.
Per la puntata del 3 novembre di Domenica In, Mara Venier e i suoi autori, avevano pensato ad un talk sul tema dell’omosessualità invitando Cerrelli in studio. Lui accettò, ma due giorni prima della diretta la sua ospitata saltò.
“Sapevano che avrei parlato di ciò che sta dietro questa esplosione dell’omosessualità – dice Cerrelli -. Ovvero l’ideologia del gender che ha come fine quello di voler indifferenziare i sessi. Vogliono fare passare il concetto che la sessualità non è biologica, ma culturale. E per fare questo bisogna passare dall’omosessualizzazione della società.”
Mara Venier, invece, smentisce tutto a Il Corriere della Sera: “Ma quale censura! Questo signore evidentemente ha bisogno di visibilità. Se ci sarà occasione lo inviterò. Abbiamo cambiato la scaletta. Il talk show lo abbiamo dedicato alle baby prostitute e sul tema dell’omosessualità ho preferito sentire due storie diverse, ma commoventi. Un ragazzo che da vent’anni non vede più la sua famiglia che non ha accettato la sua omosessualità e una madre che al contrario ha accolto con amore il compagno del figlio”.