NUOVA DELHI (INDIA) – Da circa un mese, Saritha guida il bus 543 che collega Sarojini Nagar a Anand, due località che si trovano nella città capitale dell’India. Saritha è la prima donna autista di un mezzo pubblico: “Ogni tanto i passeggeri si sorprendono a vedermi al volante” dice lei, 30 anni. “Ma con una donna come autista si sentono tutti più sicuri. Spesso poi, prima di scendere, mi fanno i complimenti e mi dicono che guido bene”.
Saritha è stata assunta grazie ad una campagna contro la violenza sulle donne portata avanti dalle autorità di Nuova Delhi, una delle città più pericolose del mondo specialmente per le donne che subiscono di continuo stupri commessi in molti casi dal “branco”. Una delle prime a subire violenza fu una ragazza di 23 anni, morta in seguito a uno stupro subito proprio su un autobus. La sua morte ha scatenato nei mesi scorsi un’ondata di polemiche nel Paese e non solo. Migliaia di persone scese in piazza per chiedere leggi più dure e trasporti pubblici più sicuri.
Saritha prova in questo modo a fare la sua parte: “Con il mio lavoro, cerco ogni giorno di dare coraggio alle altre donne, perché si facciano avanti in quei lavori che tradizionalmente sono fatti da uomini. E forse vedendo una donna alla guida di un mezzo pubblico, anche le passeggere si sentiranno più sicure”.
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